ANNO U99. 219 di dovere attaccare nel di seguente la battaglia. Ed iufatti Tarmata ben disposta in ordine militare si avanzò sino a tiro di cannone d’appresso ai nemici, similmente schierali ad aspettarla : ma il Grimani, fatto tirare appena un qualche colpo, girò le prore e retrocesse in mezzo alle mormorazioni e al disgusto dei francesi egualmente che dei veneziani. Lo stesso giuoco fu rinnovato nel terzo di: imperciocché,dopo schierate le navi in ordinanza di battaglia, comandò che facessero sosta, né s’inoltrassero di più.Altro frutto non germogliarono queste ambiguità, tranne la rappresaglia di alcune navi nemiche, che s’ erano avvicinate più delle altre alla flotta nostra. Il quale contegno del generale Grimani diede motivo a mormorazioni più gravi ancora di quelle del dì precedente, e ad invettive contro di lui per la delusa speranza di ottenere la vittoria. Accrebbe materia alle universali imprecazioni la valorosa resistenza di due navi, l’una francese e 1’ altra veneziana, le quali, tarde al moto, erano state investite la prima da trenta galere turche, 1’ altra da venti, ed entrambe ciò non di meno s’ erano difese con eroica magnanimità, e dopo avere maltrattato i nemici, ed aver loro affondato più legni, ed avere menalo strage delle loro genti, gli avevano costretti a ritirarsi. I francesi disgustali di sì riprovevole freddezza del capitano generale, gli si congedarono e si avviarono ai loro porti. I turchi piegarono verso Lepauto. Ricuperata eh’ ebbero i turchi la loro posizione nel golfo di Lepanto, deliberarono di attaccare quella città : ed a questa impresa gli ajutavano altresì le truppe di terra, condotte dal sultano Bajazet. Ne vide il Grimani 1’ irreparabile perdita, e deliberò quindi di fare ogni sforzo per soccorrerla. Comandò pertanto, che alcune galere vi si recassero, ma più che i soldati e le ciurme gli risposero i capitani, che non volavano andare al macello. Si trovò il solo Marcantonio Contarmi, il quale coraggiosamente gli si esibì. Ma quando fu per muoversi a quella volta, le ciurme si levarono a rumore e non vollero andarvi. Perciò la città, rimasta senza