208 LIBRO XXVII, CAPO XII. Anche gli altri principi italiani gli mandarono similmente ambasciatori a rendergli omaggio ed a congratularsene. CAPO XII. I veneziani diventano padroni di Cremona. Dappoiché i francesi avevano avuto il dominio della città di Milano, non era stato difficile ai veneziani 1’ impadronirsi di Cremona. Anche questa città, a somiglianza della capitale, aveva spedito incontro al comandante e ai provveditori dell’ esercito i loro deputati a darsi loro in sudditi della repubblica. Nè fu dissimile da quella del da Corte, la viltà di Pier-Antonio Battaglia (1) che ne aveva in custodia la cittadella. Egli, prima ancora che i veneziani avessero fatto mostra di volerla assediare, trattò della resa. Tuttavolta il senato lo premiò facendolo aggregare alla nobiltà veneziana, e donandogli ducali dodici mila cinquecento, una casa sul canal grande in Venezia ed una vasta possessione di terreni sul veronese. È poi falso, ciò che narra il Darù (2) : « Rispetto a » Cremona, soprastette alcuni giorni dallo arrendersi, perchè » quella città 1’ imperio dei veneziani abborriva e impetrava dal » re, che ricevessela alla sua devozione ; ma non volendo egli » rompere la capitolazione fatta colla repubblica, fu necessitata ad » arrendersi. » Quanto sia stata invece spontanea la dedizione di Cremona ai veneziani, è facile il raccoglierlo dall'unanime consenso di tutte le cronache nostre; delle quali sceglierò quella appunto, eh’ è inserita nella grandiosa raccolta del Muratori (3) e che (i) E notevole la diversità, con che il Bertoleo, il Darà lo nominò Bretoléa ; Laugiere il Darù hanno registrato il nome presso di noi invece è sempre ricordato di questo comandante della cittadella di col nome di Battaglia, ovvero Bàttagia. Cremona ; dissimile tra di loro, e dissimile (2) Storia della Repub. di Venezia, in entrambi da quello, eh’ è registrato lib. XXI, §. VI, nella pag. 269 dell’ ediz. presso gli storici veneziani enei libri delle di Capolago 1833. nostre, magistrature. Il Laugier lo disse (3) Iler. Ital. Scripttom. XXIV.