225 LIBRO XXVII, CAPO XVIII. Romania (1), la quale rigettò le lusinghiere promesse di Bajazet. Costui, conoscendo la difficoltà dell’ impresa, si valse di Paolo Coniarmi, valoroso guerriero, il quale, ammogliato in Corone, dopo la resa di quella città vi si era trattenuto ed aveva incontrato il rispetto e la stima dei turchi. Di lui pertanto si valse Bajazet per eccitare gli abitanti di Napoli ad imitare Tesempio delle altre città, le quali per evitare l’estremo eccidio s’erano rese spontaneamente alla forza dei turchi. 11 Contarini adunque abboccatosi cogli uffi-ziali della piazza, fingendo di esortarli ad arrendersi, si trattenne alquanto ; e poi spronato il cavallo, si chiuse con essi nella città, eccitando ognuno a resistere al nemico, ed assicurando, che i più valorosi uomini dell’ esercito turco erano periti nell’ assalto di Modone. Nè riuscì a vuoto il progetto magnanimo del prode parlamentario. Bajazet, consapevole della debolezza delle milizie, che aveva seco, levò l’assedio e fece ritorno a Costantinopoli, comandando, che anche la flotta vi si restituisse. In questo viaggio di ritirala, i turchi presero senza resistenza l’isola Egena. Melchiorre Trevisan, ottimo patriota eh’ egli era, non potè resistere nel suo animo alla vista di sì grandi perdite, che aveva fallo la repubblica. Ne cadde ammalato di dolore ed in breve tempo morì. Prese allora il governo dell’armata Gerolamo Contarini, finché il senato eleggesse un nuovo generale in sostituzione al defunto Trevisan. Devo notare qui, che gli storici veneziani Jacopo Diedo e Giambattista Veri segnano la morte di Melchiorre Trevisan prima della caduta di Modone ; e perciò attribuiscono a Gerolamo Contarmi gli sforzi e i tentativi, narrati di sopra, per liberare quella piazza : sembra per altro più certa, dice il Tentori (2), « l'opinione » del \ ianoli ed altri cronisti, che affermano trapassato il Trevisano » dopo le fatali perdile di Modone, Corone e Navarino; e non v ' ' ;¡ ' '■ ' •••' ".s (>) Non già di Malvasia, come scrisse (2) Stor. Ven., tom. IX, pag. 3o. Vettor Sandi.