ANNO 1489. 159 / CAPO Vili. Il sultano di Egitto riconosce la sovranità dei veneziani nel regno di Cipro. Non reputavasi il senato abbastanza tranquillo nel regno di Cipro per la semplice e sola cessione, tuttoché solennissima ed autentica, della regina Caterina, gli mancava inoltre la definitiva c chiara adesione del sultano di Egitto, che vantava su di quel regno il diritto di feudatario. L’ ambasciatore Marco Malipiero, che per tale oggetto vi era stato mandalo, era giunto al Cairo il di 30 aprile, aveva presentato al sultano i regali in una pubblica udienza, ed aveva poscia domandato un’ udienza segreta, per esporgli il vero motivo della sua missione; ma questa non eragli stata giammai concessa. Ed erano scorsi infraliamo più mesi : laonde il senato, per finire assolutamente cotesto affare, mandò in Egitto un secondo ambasciatore, Pietro Diedo procuratore di san Marco, il quale giunse al Cairo il dì 7 dicembre. Il Diedo nella prima udienza, ch’ebbe, complimentò il sultano, congratulandosi della vittoria da lui ottenuta testé sopra il sultano di Costantinopoli ; domandò la sua protezione per li mercatanti veneziani, che dimoravano ne’ suoi stati, ed infine introdusse parola altresì deU’ambasciata speditagli otto mesi addietro dalla regina di Cipro e dal comandante generale della flotta veneziana. Al che rispose il sultano, sé non conoscere nè la regina di Cipro nè il generale veneziano, nè 1’ ambasciatore di loro ; ma, che se aveva egli alcuna cosa da proporgli in nome della repubblica, avrebbe dato ordine ai suoi ministri di conferirne con lui. Non esitò il Diedo ad accettare 1’ esibizione, a cui non aveva voluto accomodarsi il Malipiero: perciò T affare non andò in lungo di troppo. La missione del Diedo aveva il solo scopo, che il sultano riconoscesse la repubblica di Venezia come legittima posseditrice del regno di Cipro, e