480 LIBRO XXVIII, CAPO XLIV. di Nemours, colla sua autorità e destrezza seppe ricomporli e riordinarli ben tosto ; sicché ricominciò allora il combattimento veementissimo, sanguinosissimo. 1 cittadini dalle finestre tiravano colpi di archibugio sopra i nemici, nel mentre che il Gritti gli accoglieva a colpi di lancia. Tuttavolta l’impeto dei francesi sorpassò qualunque opposizione : i veneziani furono vinti e ne fu fatto orrendo macello. L’ artiglieria del castello flagellava continuamente la città : Federigo Contarmi, comandante della cavalleria albanese, restò ucciso, e la sua morte mise nella disperazione i soldati, i quali trovandosi senza capo si diedero alla fuga verso la porta di san Giovanni. Ivi incontrarono un altro corpo di nemici, da cui furono fatti a pezzi. Questo medesimo corpo attaccò di schiena alquanti altri veneziani, che tuttavia contrastavano ai nemici la vittoria, e gli ammazzò. In somma tra soldati e cittadini vi perirono più di sette mille persone, tulli gli altri rimasero prigionieri di guerra. Nulla allora fu salvo. La città fu abbandonata al saccheggio per sette giorni. Lodovico Avogadro cadde nelle mani dei francesi e gli fu mozzo il capo. Tulti gli uffiziali prigionieri furono trasferiti a Milano, ad eccezione del provveditore Andrea Gritti e del podestà Antonio Giustiniani, che furono condotti in Francia. I disumani soldati non ebbero compassione delle più tenere età, nè riverenza pei luoghi più santi. Nelle case, per le strade, nei chiostri e persino nelle chiese, trucidarono bambini, sacerdoti, vecchi, femmine, infermi : da per tutto rubarono, distrussero, violentarono. Ottenuta Brescia, andarono i francesina ricuperare Bergamo, Orzinovi, Pontevico e le allre terre e castelli, che s'erano ribellati a loro ed erano ritornali alla devozione della repubblica. Nè il senato, che in altro tempo avrebbe certo a grave slenlo portato il peso di tanta sciagura, si mostrò di troppo dolente di tanta perdila di soldati e di robe : forse le vicende durissime di questa guerra lo avevano abitualo alle più critiche circostanze, e perciò neppure adesso venne meno la sua costanza. Diede anzi gli ordini più