ICO LIBRO XXVIII, CAPO XXXVII. trombetto e con pochi cavalli, gli abitanti di colà, i quali assai lo amavano, intesa la sua venuta si cominciarono a sollevare contro le truppe del papa, consistenti in quaranta cavalleggieri e cinquecento fanti, che vi stavano a guardia. Il quale presidio fu costretto perciò a fuggire alla volta di Modena. Sopraggiunsero intanto le truppe francesi, che Alberto aveva lasciale indietro, e si diedero ad inseguire i fuggitivi : li raggiunsero al Prato del Cortile, che è quasi a metà della via tra Modena eCanpi.I cavalleggieri dispersi poterono bensì porsi in salvo; ma i fanti vi rimasero quasi tulli ammazzati (1). Le soldatesche francesi continuarono di poi la loro marcia sino a Modena : ove avvennero scaramuccio di poco rilievo tra i cavalleggieri dell’ una parte e dell’ altra. Ciamonte, che riputava di grande importanza 1’ entrare in combattimento, pria che arrivassero alquante truppe spagnuole, cui il papa aveva potuto ottenere in suo ajuto; pensò di provocare a battaglia i soldati papalini, che stavano a guardia di Modena. Ma quelli, conoscendosi troppo inferiori nel numero, non osarono mai di uscire dalla città. Per non perdere adunque inutilmente il suo tempo, Ciamonte si risolse di dar mano alla principale impresa; all’attacco, cioè, di Bologna, ove la scarsezza delle truppe straniere, che presidiavanla, porgeva motivo a sperare di poler muovere facilmente a rivolla i bolognesi, tra cui mollissimi erano degli aderenti al partito dei Bentivoglio, ed altri molti s’ erano già mostrali più propensi ad aspettare l’esito delle cose, di quello che pigliare le armi a difesa del papa. Si accorse allora Giulio II della gravezza del pericolo, a cui aveva condotto sé e la sua corte; nè vedendo arrivare a sua difesa le truppe promessegli dalla repubblica di Venezia, se ne lagnava altamente coll’ambasciatore Gerolamo Donalo, e minacciavaio, che sarebbesi unito in alleanza coi francesi, se per tutto il giorno seguente non fosse entrato in Bologna il soccorso delle genti (i) Véci, il Guicciardini. Stor. d'itala cap. Ili del lib. IX.