16 unno xxv, capo vi. nc fece prigionieri per ben sellanta, e s’ impadronì ili uno dei loro galeoni. Usò per allro somma clemenza con essi, « perchè, dice il » Frizzi (1), erano suoi compatriolti. » E di più die’ egli, « li soc-» corse di viatico e loro permise di far ritorno alle case loro. » Mandò a Venezia bensì il galeone ; il quale, continua lo stesso storico, « fu di stupore al popolo, perché, laddove era avvezzo a ve-» der le navi proprie incastellate con una torre a due piani ter- • minala dal pinnacolo, il legno milanese era composto di due • navi unite con una torre a foggia di casa e un ponte levatojo, • per cui si passava dall’una all’altra nave, onde riusciva più forte.» CAPO VI. Assedio e presa di Ficarolo. L’esercito veneziano occupò Castelnuovo il giorno 18 maggio; d’onde il capitano generale, lasciatavi buona custodia, lo condusse a Ficarolo a raggiungere il resto delle truppe. Ivi piantò il centro de’ suoi accampamenti, per superare quel punto e di là poscia continuare le sue mosse verso Ferrara. Deliberalo di porre 1’ assedio a Ficarolo, fece sbarcare sopra la così detta Punta di Ficarolo i soldati che stavano nelle galere, perchè il continuo fuoco, che facevasi sopra di esse dalle ballerie della Stellala, non permetteva, che vi si avvicinassero. La Punta di Ficarolo è sul-1’ estremità superiore del Polesine di Casnglia, ove nel villaggio di san Biagio delle Vezzane si formava la gran divisione..del Po nei due rami di Venezia e di Ferrara; ove oggidì il Pinaro entra nel Po. Questo luogo fu riputato opportunissimo per battere colle artiglierie Ficarolo: perciò si pose mano subitamente a costruirvi un grande bastione, su cui, ridotto all’altezza di un uomo e non per anco perfezionalo, furono collocate molle artiglierie. (») 3lem. per la Stor, di Ferrara, png. 116 dcl 'loin. IV.