anno 1489. 137 averne inteso il parere, rispose d’ essere disposta a condiscendere alla domanda della Signoria e del senato, e di raccomandare caldamente alla protezione della repubblica il suo regno ed i suoi amali ciprioti. Poi diede ordine al consigliere Nicolò Micheli di far nota ai magistrali ed al popolo la volontà sua e del senato di Venezia. Quest’ annunzio fu accolto generalmente in buona parie. I deputati del clero, della nobiltà e dei magistrati si recarono a bordo della galera capitana a complimentare il generale Priuli ed a protestargli il loro zelo per la veneziana repubblica ; a pregarlo, che sollecitasse in loro favore la conferma dei loro diritti e privilegi nazionali; ed a fargli noto, che quanto prima avrebbero inviato a Venezia una solenne deputazione per domandarne eglino stessi la benevolenza e la protezione. CAPO VII. Il generale Priuli prende possesso del regno dì Cipro in nome della repubblica. Una sola formalità rimaneva da farsi a pieno compimento della missione del Cornaro e del Priuli : che vi s’inalberasse, cioè, Io stendardo di san Marco in solenne attestalo della conseguita sovranità su quel regno. Perciò il comandante Priuli, il dì 26 feb-braro, fece cantare nel palazzo reale una messa dello Spirito santo, alla quale assistette la regina con tulla la sua corte; e, compiuto il sacro rito, fece benedire lo stendardo, cui Caterina stessa presentò al generale della repubblica. Il Priuli lo ricevette e lo fece inalberare nella piazza principale di Famagosta, dichiarando pubblicamente, che per 1’ avvenire ed in ogni tempo il regno di Cipro sarebbe stato difeso dai veneziani contro chiunque avesse osato di molestarlo. La medesima ceremonia fu celebrala, d’ ordine della regina, in ogni altra città del regno, e con essa venne consumata e confermala del lutto la sua solenne rinunzia. vol. vii. 18