AN.NO 1&82. 9 scrittore contemporaneo ai falli, clic narra, cc nc può dare esatte notizie a preferenza di ogni altro (1). A lui pertanto ed alle memorie degli storici ferraresi io mi affido nel raccontare la serie degli avvenimenti, die ne formarono 1’ intreccio. Prima di tulio cercarono i veneziani di assicurarsi di un valente capitano di esercito. Scelsero perciò Roberto da Sansevcri-no, uno dei migliori di quell’ età, il quale aveva militalo sotto il conte Francesco Sforza, duca di Milano ed era stato dipoi scacciato per invidia. Egli acconsenti assai di buon grado all’ invilo, cd avviossi tosto per venire a Venezia. Vi fu accollo con grande giubilo e pompa ; gli fu assegnato ad alloggio il palazzo dei marchesi di Ferrara ; ed entrò subito a consiglio per le disposizioni da prendersi e per i preparativi da farsi. Si legò con promessa di servizio militare per due anni di fermo ed uno di rispetto, in libertà della S'guor‘a nostra, coll’ annuo stipendio di ottanta mila fiorini. E per impegnarlo ad affezione e fedeltà verso la repubblica, il senato lo creò luogotenente geucrale dell esercito, ed il Consiglio maggiore lo aggregò, con tutta la sua discendenza, alla nobiltà veneziana. Ed inoltre furono stabiliti varii incaricati o condottieri, i quali con denaro raccogliessero genti da tutte le parti; e furono allestite con sollecitudine artiglierie e munizioni; e furono raddoppiati e moltiplicali i lavori nell’ arsenale per porre in pied'., quanto più presto fosse stato possibile, una flotta numerosa e ben armafa. Si pensò anche al modo di far denaro : al che furono deputali Antonio Erizzo procuratore di san Marco, Francesco Sanudo e Tommaso Trevisan, savj del consiglio. Fu deliberata un'imposta di quattro decime, due delle quali da donarsi assolutamente allo stato e due da restituirsi dopo compiuta la guerra. Anche il duca Ercole dal canto suo, tuttoché sperasse ancora (i) Fu pubblicata per la prima volta in me il suo solito l1 aveva scrilla in dialetto ^ enezia neir anno 1R29, italianizzata, in veneziano, occasione di nozze, giacché il Sunutjo, co- VOL. VII. 2