arno 1509. 395 » principi cristiani, cose certamente procedute con 1’ aiuto del • sommo Dio,.perchè é celebrata per tutto il mondo la giustizia, » che si esercita indifferentemente in questa città, per il nome » solo della quale molti popoli si sono spontaneamente sottoposti » al nostro dominio. Già a quale città, a qual imperio cede di re- • ligione e di pietà verso il sommo Dio la patria nostra? Ove sono » tanti monasteri, tanti templi pieni di ricchissimi e preziosissimi • ornamenti, di tanti stupendi vasi e apparali dedicali al culto • divino? Ove sono tanti spedali e luoghi pii, nei quali con incre-» dibile spesa ed incredibile utilità dei poveri si esercitano assi-» duamente le opere della carità? E meritamente per tutte queste » cose preposta la patria nostra a tutte le altre : ma oltre a queste, » ce n’ è una, per la qual sola trapassa tutte le laudi e la gloria di » sè medesima. Ebbe la patria nostra in un tempo medesimo • 1’ origine sua e la sua libertà: nè mai nacque, nè mori in Ve-» nezia cittadino alcuno che non nascesse e morisse libero ; nè » mai è stala turbata la sua libertà, procedendo tanta felicità dalla » concordia civile stabilita in modo negli animi degli uomini che » in un tempo medesimo entrano nel nostro senato e nei nostri • consigli, e depongono le private discordie o contenzioni. Di que-» sto è causa la forma del governo, che temperato di tutti i modi ■ migliori di qualunque specie di amministrazione pubblica, e » composto in modo e a guisa di armonia proporzionato e concor-» dante tutto a sè medesimo, è durato già tanti secoli senza sedi-» zione civile, senz’ armi e senza sangue tra i suoi cittadini invio-» labile, e immaculato, laude unica della nostra repubblica, e della » quale non si può gloriare nè Roma, nè Cartagine, nè Atene, nè • Lacedemone, nè alcune di quelle repubbliche, che sono state » più chiare e di maggior grido appresso gli antichi. Anzi ap-» presso a noi si vede in atto tale forma di repubblica, quale que- • gli che hanno fatto maggiore professione di sapienza civile, non » seppero mai nè immaginarsi nè descrivere. Adunque a tanta e » sì gloriosa patria, stata moltissimi anni antimuro della fede, vol. vii. 50