360 LIBRO XXVIII, CAPO XI. E infatti, passato il fiume, egli fece gittare dei ponti sul canale, che circonda l’isola di Cassano dalla parte della Giara d’Adda, ed andò ad accamparsi, il di stesso, a una mezza lega di distanza dal campo veneziano. Sapeva ben egli, essere questo superiore di molto al suo ; e stette perciò perplesso alcun poco prima di risolversi ad offerirgli la battaglia. Lo stesso Trivulzio n’era di contrario parere ; e sì, che vedendo il re determinato a combattere, prima che arrivassero i rinforzi, che si aspettavano dall’ imperatore, non seppe frenarsi dal dirgli: « Oggi, o re, i veneziani diventeranno i padroni dell’Italia. » Nè si sarebbe ingannato, se la disunione tra i comandanti dell’ esercito di questi non fosse concorsa a favorire le operazioni dei nemici. Opinava il conte di Pitigliano, a tenore delle istruzioni del senato, che non si avesse a combattere; ma che piuttosto si cercasse di tenere a bada i francesi, i quali facevano conoscere abbastanza il timore e la dubbiezza del loro animo ; tanto più, che sapevasi, che il loro campo penuriava di vettovaglie, e che perciò era facile il presagire, che i soldati non avrebbero tardato a sbandare ; e per tal guisa 1’ esercito della repubblica sarebbe rimasto vincitore senza spargimento di sangue. Così la pensava il conte di Pitigliano: ma l’Alviano, all’opposto, pieno di giovanile ardore, poco apprezzava una vittoria ottenuta senza strepito militare. Prevalse il consiglio del conte allorché il re, nel giorno dopo, gli presentò la battaglia : egli la ricusò, restandosene tranquillo nei suoi alloggiamenti, nei quali non poteva essere assalito. IVIa quando nel di 14 maggio 1509 il d’Alviano separò le sue truppe da quelle del conte e presentò egli stesso audacemente la battaglia ai francesi, la sorte delle armi fu avversa all’ esercito veneziano. L’ esercito veneziano aveva a sinistra il borgo di Rivolta : il re si pose in marcia per attaccare questo borgo, col progetto o di tirare i veneziani a generale battaglia, o di screditare le loro armi, se lo avessero lasciato entrare sotto i loro occhi in Ri volta. Luigi XII, per essere pronto a qualunque evento, impegnò una parte delle