anso 1499. 201 Questa sentenza fu intesa in Venezia con indignazione, non solo dalla nobiltà e dal senato, ma persino dal popolo. 11 duca veniva imputalo di parzialità verso i fiorentini ; credevasi denigralo lo splendore della repubblica e macchiata la fede di essa circa la libertà dei pisani ; il rimborso era giudicato non corrispondente ai dispendii ; cosicché il duca Ercole, veduto di mal occhio dai senatori ed accompagnato dalle imprecazioni e dalle fischiate del popolo, se ne ritornò a Ferrara. Ned erano minori le querele dei cittadini di Pisa, i quali sostanzialmente per quella sentenza venivano assoggettali di bel nuovo all’ obbedienza dei fiorentini ; cosicché il duca non potè a meno di non piegarsi a farvi molte dichiarazioni ed aggiunte, che in parte provvidero alla libertà e alla sicurezza di Pisa (1). 1 veneziani non vollero sottoscrivere il trattato : bensì col fatto ne diedero 1’ esecuzione, ritirando dalla Toscana le loro milizie. I fiorentini d’ allronde, a cui similmente era piaciuto poco 1’ arbitrato del duca, non se ne stettero lungamente tranquilli : ruppero di bel nuovo la pace, ripigliando le ostilità. Tal fu il termine poco felice della guerra di Pisa, sostenuta dalla repubblica di Venezia in sul declinare del secolo XV. CAPO Vili. Lega della repubblica di Venezia con Luigi XII contro il duca di Milano. Trattavasi di pace da un lato, e si concertavano intanto dal-1’ altro progetti di guerra. L’infedeltà troppo palese del duca di Milano aveva stomacato ormai tulle le potenze dell’ Italia, e più (i) Veti, il Guicciardini, lib. IV, ed il rità di quesla guerra, e degli avvenimenti, Mariana, tora. II, lib. XXVI, cap. XIV, i che la susseguirono, quali descrivono le più minute parlicola- vol. vii. 26