m LIBRO XXXVI, CAPO II. » hanno alleso alla cura del P. M. Paolo Servita: L’anderà parte, » che de’denari della Signoria nostra delle occorrenze siano spesi » ducali 40 in una lazza d’ argento, nella quale sia scolpita T in-» segna di san Marco, da esser donata all’ eccel. Aquapendenle. » Altri ducali 40 siano dati al Vedova, e 20 al Barbiero per una » volla tanto, e per grazia e ricognizione della loro opera. Altre vertenze con Roma circa l’ esame del nuovo patriarca eletto. Sino dal dì 26 luglio 1605 era stalo eletto patriarca di Venezia, in luogo del defunto Matteo Zane, il senatore Francesco Vendramino; ma i dissapori tra il papa e la repubblica di Venezia, dei quali ho narralo nel libro precedente, furono di ostacolo ad ottenergli la pontifìcia conferma. Ed è qui da sapersi, che il senato, il quale da tanti secoli esercitava questo suo diritto di eleggere il patriarca e i vescovi tulli dello sialo veneziano, disgustato per le indiscrete e poco prudenti maniere di pastorale governo del patriarca fr. Gerolamo Quirini domenicano, che dal 1524 sino al 1554 erasi reso cagione di continue inquietudini nel clero e di gravissimi disturbi alla pubblica sorveglianza, aveva fatto, direi quasi, una legge di non volere scegliere mai più alla patriarcale dignità verun claustrale; e di promuovervi invece quind’ innanzi un senatore. Alla quale deliberazione s’ era strettamente attenuto, nel 1554, colT eleggervi Pier-Francesco Contarmi, che sosteneva il delicatissimo incarico di censore; nel 1556 eleggendo » De sì » De no . » Non sincere. . 126. . 10. 9. » CAPO II.