17(j LIBRO XXXIII, CAPO XLV. » pensieri et ne’ medesimi travagli et pericoli, senza alcun premio » et quando 1’ opportunità, eh’ era con la vittoria posta innanzi, » di grandissimi effetti, ne è già sparita et uscita del tutto jdalle » mani, volere bora gir dietro et non più tosto, potendo aspet-» tare il beneficio del tempo et altra occasione, eli’ esso apportar • nc possa, potrebbe apparire anzi temerità et ostinatone, che » buon zelo di pietà christiana o desiderio di vero honore. Se » consideriamo la qualità delle forze et dello stato nostro, si può • troppo manifestamente comprendere, niuna cosa essere più im-» portuna, niuna tanto dannosa, quanto il tirare la guerra in » lungo. Perocliè la conditione delle cose si va sempre per noi » facendo peggiore, le forze della lega dipendendo da varii con-» sigli et spesso da conlrarii rispetti, benché per se stesse molte » sieno, diventano però vane et inutili : et pur 1’ incommodo del » mantenerle dal canto nostro è gravissimo per l’immoderata spesa, » che far ci conviene et per lo mancamento d’ huomini et massi-» mamente de’ galeotti, de’ quali questa guerra ne ha tanli con-» sumali, che hora convienci ricorrere a genti oltramontane con • grave spesa et molta incertezza di dover ricevere buon servitio. » Ma se consideriamo i particolari dello stato nostro, et che non » vogliamo ingannar noi medesimi, conoscemo pur chiaramente, » che se bene le forze nostre sono molte per 9è stesse, riescono » però deboli per dover lungamente sostenere tanta mole di guer-» ra conira un imperio così potente et così fortunato, come » veggiamo essere quello de’ turchi. Ma ciò che in tale occasione » non meno imporla, lo slato nostro da mare é lontano da questa » città, tra sé diviso et molto esposto all’ ingiurie de’ nemici, et » più facile ad essere et per terra et per mare da loro assalito, » che soccorso da noi ; el però ha bisogno di numero cosi grande » di soldati, per tenerlo presidialo et difeso, che ad un tempo » stesso siamo costrelti di manienere quasi due esserciti per for-» nire l’armata et per guadagnare le fortezze di mare, pur che » non nc sia imposta nuova necessità di dover fare il terzo per