528 LIBRO XXXV, CAPO XII. » ai veneziani tempo ad resipiscendum, avea determinato di pub-» blicare un interdetto, con tempo di ventiquattro giorni divisi in » tre termini di giorni otto per uno e di tre di giunta per 1’ ulti-» mo perentorio, nel quale sia dichiarato, che non obbedendo sia » scomunicato il doge colla signoria, e sia soltoposta ad inlerdetto » la città e tutto lo slato, secondo le forme ordinarie, riservando » a sè medesimo allora la dichiarazione delle pene contro i disob-» bedienli, come più gli parerà (I). » I cardinali acconsentirono alle proposizioni del papa, tranne i due di Verona e di Vicenza, i quali suggerirono invece, doversi trattare questo affare colla repubblica di Venezia con destrezza somma e prudenza, piutloslochè con le censure ecclesiastiche, le quali avrebbero prodotto conseguenze funeste, invece di promuovere la riconciliazione e la pace. Ma due soli non valsero a smuovere tulli gli altri dall’ opinione loro, e mollo meno il pontefice dalla sua. Più di tulli si mostrò avverso il Baronio, il quale encomiò grandemente il papa per la sua fermezza in difendere e sostenere l’immunità ecclesiastica (2) : ed il cardinale Zappala dichiarò, nell’ allo di dare il voto, che « il termine fissato per la repub-» blica era troppo lungo; perciocché i preli di Venezia erano » trattali dal governo peggio che gli ebrei sotlo Faraone. » (i) Esislono tra i manoscritti della nato e dalle relazioni degli ambasciatori. E biblioteca Marciana due codici interessanti; molte memorie altresì trovai, conterapora- uno contenente la Historia dell' Inter- nee ed interessantissime, in varii archivi detto di Venetia, sotto il pontificato di delle famiglie nobili veneziane; particolar- Paolo V, descritta da Giuseppe Malate- mente della famiglia Dona, di cui era il sta: cod. CXXX.VI della clas. VII ital. ; doge di allora. Ivi anzi esiste un Diario, e l’altro intitolato: Giornale di quanto scritto dallo stesso doge per proprio uso. c accaduto in Venezia durante V Inter- (2) Pronunziò in questa occasione un detto mandato da Paolo V,, dalli 22 ot- discorso, che fu stampato in più luoghi, tobre i6o5 sino li 11 maggio iCìoj : cod. particolarmente in capo ad una risposta CXX11I della class. VII ilal. Essi mi satirica, fattagli da Nicolò Viguier. Esso è somministrarono molte nolizie relative a fondato su ciò , che il ministero di san questo argomento. E moltissime altre no- Pietro ha due parti, 1’ una di pascere tizie ancor più precise ed interessanti ebbi (pasce oves meas), l’altra «li uccidere dagli archivi secreti della Cancelleria dii- ( occide et manduca). cale, particolarmente dai registri del se-