292 LIBRO XXXIV, CAPO XIX. » serenissimo principe va in cappella accomodato su il scabello » dove s’inginocchia sua serenità. » Un manto tessuto d’ oro. » Un tapedo di seta tessuto d’ oro, longo bras. h et 3 allo. » Un panno di seta et d’oro a figure longo 3, 7 c.' con 14 » figure. » Tre vesti di seia et d’ oro a figure longo 3, 7 c.‘ » Tre altre vesti e panni di tela di seta senza oro a figure di » longhezza 3, 7 c“ » Tanto riuscirono gradite alla repubblica queste dimostrazioni di amicizia del persiano principe, che fu decrelato di effigiarne in tela il solenne ricevimento dell’ ambasciatore c del suo seguito, e di conservarne il dipinto a perpetuo adornamenio del palazzo ducale nella sala, cosi della, delle quadro porte, ove sino al giorno d’ oggi si vede (I). Piacque a taluni attribuire questo dipinto al valente pennello di Carlo Caliari: ma non se ne accorsero dell’anacronismo. Il fatto accadde nel 1603 ed il pittore Carlo Caliari era morto nel 1596! . . . Bensì n’é autore suo fratello Gabriele, che morì nel 1631. CAPO XIX. Muore il papa Clemente Vili: gli succede Leone XI; ed a questo poi Paolo V. Di nuove c gravissime dissensioni con la corte di Roma riuscì feconda, nel 1605, alla repubblica dì Venezia la morte di Clemente Vili. Egli era morlo a’ 3 di marzo, ed in capo a venlinove giorni gli fu sostituito Leone XI, il cui brevissimo pontificato di soli ventisci giorni rese di bel nuovo vacante la cattedra di san Pietro. Perciò a’ 15 maggio seguente fu eletto a succedergli il (i) Fece erodila illustrazione di questo dipinto lo Zanotlo, nelle sue Tavole del Palazzo ducale.