kiòk LIBRO XXXVI, CAPO XI. dietro le riflessioni, che qui soggiungo, pronunziale da un altro dei senatori. « Tutte le passioni hanno i loro pericoli : esse non » sono le spose, ma piuttosto le concubine del cuore : la ragione » le dee ripudiare. Chi mai de’ cittadini non ha il cuore lacerato » di afflizione per l’insolenza degli Uscocchi ? Una galera predata, » il sangue del suo capitano e di tanti bravi soldati hanno provo-» calo giustamente la nostra collera. Ognuno di noi nella sua spe-» cialità ha pagato il tributo delle lagrime alla sciagura di questi » generosi cittadini. Ci rimane ora a pagarlo nella dignità di soli vrani, al quale oggetto siamo qui radunali. La prudenza deve » presiedere ai nostri consigli, non già un cieco desiderio di ven-» detta. L’ ira disgiunta dalla prudenza e un’arma troppo debole. » Vorremmo noi appiccare il fuoco alla casa per liberarla dai la-» dri? Sì : avranno gli uscocchi la pena, che ormai più volte hanno » avuto; di espiare, cioè, i loro'delitti per mano del carnefice: » impediremo le loro scorrerie, bloccheremo i loro asili, non avre-» mo riguardo a nessun trattato finché non sia tolta di mezzo » 1’ origine del male : ci vendicheremo da principi, e se la casa » d’Austria ne trascura il rimedio, lo adopereremo noi stessi a » tempo opportuno. Ma d’ uopo è adesso di esaminare se nelle » circostanze presenti ci convenga distrarci dagli affari dell’ Italia » per impegnarci in una guerra contro i pirati. Ad occuparci di » questa non ci mancherà il tempo giammai ; ma se il duca di » Mantova soccombe, se prevale contro di lui l’ingiustizia, dove » sarà la sicurezza nostra ? Tutto dovremo temere per noi e pel * » riposo dell’ Italia. E facile il parlare di guerra ; ma l’intrapren-» dcrla e il sostenerla quante spese non esigono ? quanto sangue » non costano ? Potremo noi combattere gli uscocchi, i quali non » sono avezzi che alla fuga? Dove li potremo assediare ? Abitano » tra monti inaccessibili, su spiagge impraticabili. Hanno in loro » favore il luogo e la protezione dell’arciduca. Non ci vergogniamo » di confessare, che dobbiamo combattere con un nemico (seppur » di tal nome si può onerare una torma di ladri ), che si fa vedere,