10 LIBRO XXXIII, CAPO I. Illuso dallo stesso vaneggiamento, o piuttosto maliziosamente stravolgendo la verità della storia, attribuisce ad obbedienza dei veneziani vassalli i combattimenti di questi contro gli uscocchi pirati, in seguito all’ intimazione fattane alla repubblica dal gran Signore nel 1562: ed a tale proposito egli studiasi d’indurre nel suo partito i lettori così favoleggiando (1) : « La conquiste dei » turchi nell’ Albania aveauo costretto un popolo di quelle coste, » detto degli Uscocchi, a cercarsi un rifugio tra gli scogli e le » isole che sono entro il golfo del Quarnero. LJ arciduca d’ Àu-» stria, nemico de’ turchi, accolse que’profughi, i quali incorag- • giati da questo patrocinio e spinti dalla miseria a vivere di » rapine, faceano correrie continue sui contermini terrilorii e » pirateggiavano lungo quelle coste con non poca molestia del » cabotaggio de’ turchi, c nemmeno rispettando quello de' cri-» stiani. Il gran Signore nel 1562 intimò ai veneziani di libe-» rarnelo ; ossia che a loro s’indrizzasse come a vassalli o che » ne gli chiedesse unicamente di conservare in pace il golfo del » quale si vantavano i signori, fatto si è che obbedirono. » Fallo si è, gli rispondo, che qui il suo racconto ha ben dello strano, per non dire del ridicolo; ed è in sostanza bugiardo. E non è strana la differenza, che qui introduce il Darù, tormentato dalla verità, e non volendo rinunziare d’ altronde al suo capriccioso sistema di vassallaggio dei veneziani verso la sublime Porta? Non sa decidere se i turchi trattassero in questo affare i veneziani come vassalli o come i signori del golfo].. In verità egli n' è ben grande il divario. Ed è poi falso, che il gran Signore nel 1562 intimasse ai veneziani di liberarlo dalle scorrerie degli uscocchi, c che i veneziani l’obbedissero. La storia degli uscocchi, scritta da Minuccio Minucci e continuata da fra Paolo Sarpi, viventi in questo stesso secolo, ci assicura, che il gran Signore non fece intimazione veruna ai veneziani, nè li trattò da vassalli. Ci fa palese invece, essere nate in (») Ivi, pag. 9.