anno 1618. ìj89 Non così il duca di Ossuna viceré di Napoli, il quale in onta alle più calde sollecitazioni sì del papa che del re di Francia, ed agli ordini precisi ed espressi della corte di Madrid, continuò per mare le sue ostilità contro i legni della repubblica. Egli mandò nel golfo il comandante Rivera, che vi conduceva diciannove vascelli. Questa meschina squadra s’ abbattè nella flotta veneziana ; non ebbe riguardo a provocarla con cannonate: ma n'ebbe in rin-cambio altrettante ; ed alla fine fu posta in fuga ed inseguita. I veneziani l’avrebbero anche raggiunta e sterminata, se un’ impetuosa burrasca non avesse disperso i legni dell’una parte e dell’altra. Cinque galere della repubblica andarono a rompersi sulle coste della Dalmazia. La principale astuzia di don Pedro di Toledo, governatore di Milano, tendeva a fomentare la discordia tra il duca di Savoja e quello di Mantova, acciocché gli riuscisse più facile il suscitare sempre nuove turbolenze nel seno dell’ Italia. Una prova del suo mal animo fu la fermezza, con cui si oppose alle ripetute intimazioni, che dal marchese di Bethuna venivangli falle, di licenziare le truppe e disarmare, a tenore dei patti ; siccome aveva fatto anche il duca di Savoja. E sebbene il sunnominato marchese tentasse dì costringervelo coll’intimargli una protesta, che lo rendeva responsabile di tutte le conseguenze, che avessero potuto derivare dalla sua ostinazione ; egli non volle cedere tampoco. Migliore riuscita ebbero le premure dei veneziani per la parie dell’ Austria, circa le controversie con essa per la depressione degli uscocchi : imperciocché sull’incominciare del seguente anno 1618 furono concertate in Vienna le scambievoli convenienze. Fu deliberato, che le due potenze manderebbero nell’ isola di Veglia i propril commissarii a definire sulla faccia del luogo ogni controversia. L’ arciduca Ferdinando re di Boemia vi mandò i due baroni di Harrach e di Elding ; il senato vi spedì due procuratori di san Marco, Gerolamo Giustiniani ed Antonio Priuli. Ebbero lunghissime conferenze tra loro ; ma finalmente ne fu eseguito il •vol. ix. 62