anno 1607. 369 » capitano grande e il capitano Marco dall’Occhio, non essendo altri » in camera, ma ben alzata la portiera molti guardavano. Il secre-» lario disse: Monsignore, sua Serenila mi ha mandato commesso, » die io consegni a vostra signoria illustrissima il signor abate » Brandolino e il canonico Saraceni qui prigioni, il che sua Serenità » fa in gratificazione di S. M. cristianissima e senza pregiudizio • dell’autorità che ella ha di giudicar ecclesiastici. » Rispose l’ambasciator : E io così li ricevo; e disse ai pri-» gioni, ed io vi proteggerò e favorirò dove potrò ; e loro rispo-» scro che pregavano S. E. di procurar loro questo favore che » potessero mostrar la sua innocenza. Fatto questo si avviarono al » signor cardinale, dove giunti, monsignor di Frenes disse : mon-» signor illustrissimo, questi sono i prigioni che si danno al pon-» lefice: ed il cardinale vollalosi ad un certo prete, disse: piglia-» teli ; come lui fece, e pregarono il secretarlo che commettesse » a que’ ministri che li custodissero in prigione a loro ordine e » così il secretano ordinò e partirono tutti, i prigioni accompa-» gnali dai ministri e da quello che gli ricevè, e il secretarlo coi » giovani di cancelleria, i quali nell’ alto ¡stesso della consegna » pregò di esser testimoni per farne un rogito pubblico. » Eseguila questa consegna, il cardinale Gioiosa in quel dì medesimo, accompagnato dall’ ambasciatore francese, si presentò al Collegio, e parlò in questi termini : « Mi rallegro, serenissimo » principe, con vostra Serenità, che sia venula questa giornata, » nella quale io dico alla Serenità vostra, che tutte le censure sono » levale, e me ne rallegro per il benefizio che in questo giorno » riceve tutta la cristianità. » Rispose il serenissimo Principe, che veramente questa è » giornata di molto benefizio alla cristianità, perchè essendo levale » le censure, viene anco ad esser sollevala da molti travagli che » sopraslavano alla quiete comune, perchè restando travagliati noi, » convenivano ricever dei disturbi tutti i principi quando le cose » fossero andate avanti. Ringraziò il cardinale del suo affetto, VOL. IX. 47