anno 1571. 67 » potenza, così dall’ unirsi insieme gli assicura la loro discordia et la disgratia de’nostri tempi, o la colpa gravissima de’nostri » peccati. Ma non voglio, nè debbo temere, che habbia ad essere » questo male perpetuo ; anzi spero che questi rispetti da voi » maturamente considerati vi faranno risolvere di abbracciare con » pronta volontà la lega, che vi è offerta, et che a me toccherà questo honore et questa consolationc d’ essere slato instromento » di stipularla : et forse, se così piacerà a nostro Signor Dio, di farla partorire alcun buon’effetto. » Queste proposizioni del Colonna erano belle e buone ; ma in sostanza non presentavano un aspetto di sicurezza, quale avreb-besi desiderato per indurre il senato ad una ferma deliberazione. D’altronde, l’incertezza dell’esito delle negoziazioni coi turchi ed il timore di maggiori pericoli ove si volesse ricusare il soccorso dei princìpi cristiani tenevano nella perplessità i senatori, circa il partito da abbracciare e le risposte da darsi al duca di Paliano. Questi ricevè intanto da Roma ordini più pressanti, ed assicurazioni più determinate dal re di Spagna; anzi, per facilitare la cosa, il papa concesse alla repubblica per un quinquennio una triplice decima su tutte le rendite ecclesiastiche dei domini di lei. Queste nuove circostanze indussero a più spiegata propensione l’animo dei senatori verso il progetto della confederazione cristiana. CAPO XXIII. Discussione