hkh LIBRO XXXVI) CAPO XII. » coraggio di tentare la sorte, vedremmo che questa potenza, for-» miciabile cotanto in lontano, s’indebolirebbe e svanirebbe veduta » in vicino. Uniamoci assieme e vendichiamo l’Italia del disprez-> zo, che gli stranieri fanno della nostra disunione. Che di meglio » potremmo fare fuorché liberarci da un giogo, che le nostre » convenienze reciproche rendono vie più sempre di giorno in » giorno pesante. Qual uso più nobile e più glorioso può far la » repubblica delle sue armi, del suo denaro, de’ suoi nobili senti-» menti, quanto impiegandoli a proteggere un principe oppresso, » il quale rifugge dal sofferire 1’ oppressione per ciò che vuole » vivere e morire da principe? I veneziani hanno molte provincie, » che confinano col milanese: da loro unicamente dipende il col-» legarsi con me, di unire le loro alle mie frontiere ; o piuttosto » di formare le loro vere frontiere nel cuore di me e de’miei figli. » S’eglino attaccano, aneli’ io attaccherò: s’ eglino saranno assali liti, darò tutto il mio sangue e la vita per chiamarne altrove a » combattimento gli assalitori. Iddio ha concesso alla repubblica » ed a me due floridi stati per tenere in soggezione il milanese ed » in bilancia l’Italia. D’ uopo è, che ci uniamo, e senza indugio, » acciocché, se gli spagnuoli avessero vantaggi da un Iato, abbiali no a sottostare daU’altro. La repubblica abbonda di denaro e di » armi, io di soldati : non poniamoci al bisogno di aver a chiedere » il passaggio a gente venale. Voi siete padroni del mare, io ho » le chiavi delle montagne. Facile sarà a noi l’inondare di truppe » oltramontane l’Italia : non così agli spagnuoli. Se la Francia » non è per noi, non sarà contro di noi : noi trarremo da essa » quanti soldati vorremo. Le piazze del milanese sono deboli, una » lunga pace ne ha reso molli gli abitatori, nè ponno avere ajuti » che da rimotissimi paesi : come potranno dunque resistere se » noi uniti le assaliremo ? Io darò principio all’ impresa con » occuparne alcune : i veneziani mi seguano e subito il loro esem-» pio sarà imitato dagli altri stati. Quelli, che affettano maggior » devozione alla Spagna, saranno i primi ad infrangerne le catene.