a83 voci, come i mercanti d’ Ebano la fanno su’Negri infelici della Guinea. E quanto più buoni e indulgenti saremmo noi, pubblico e giornalisti, ove volessimo alcuna volta farci dentro alle quinte e considerassimo 1’ uomo innanzi all’ attore I Queste cose volle appunto sotto sopra mostrarci il Cambiaggio nel suo libretto, poiché il Cambiaggìo, come altre volte dicemmo, è veramente un virtuoso, cui sta acconciamente del pari in mano la penna e la lira, come le note sul labbro. Ma il libretto fu fatto in fretta, si può dire fu improvvisato; e per questo motivo, e per 1’ altro ancora eli’ è il primo suo tentativo, non vuol essere troppo sottilmente esaminato. Ben questo diremo eh’ egli forse ha sbagliato a introdurre nel dramma un personaggio milanese, perchè poco qui poteva gustarsene il dialetto, e gl’ ingegnosi idiotismi, e i modi proverbiali che lo fan bello; poi la poesia milanese può esser leggiadra per la forza del colorito, e certe concise e ardite maniere, non già per musicale dolcezza. Per questo la sua aria, che come armonico lavoro è bellissima, non ottenne quel grand’ effetto che si meritava 1’ ingegno della composizione. In generale la musica del Granarci non è delle comuni, e il maestro qui fe bella pruova e d’ arte e d’ immaginazione; bello è il lavoro, più belli ancora sono i motivi della introduzione