anno 1607. 375 vostra Signoria la solita »istruzione, io le rappresento prima lo stato,in che resta il negozio dopo l’assoluzione, con qualche avvenimento non alieno dalla materia, e passerò poi agli altri ne-gozii nei quali sono soliti i nunzi di valersi per 1' ordinario. » Al signor cardinale di Gioiosa che ebbe facoltà di assolvere c? la repubblica con un breve dove si confermava la nullità ed invalidità delle sue leggi o parli controverse, che fu dichiarata nel monitorio dove si preservavano le capitolazioni antiche della Sede apostolica con la repubblica e quelle nominatamente di Giulio II, fu dala una istruzione che conteneva alcune condizioni senza le quali non gli era lecito di venire all’atto dell’assoluzione, della quale e del breve ¡stesso c degli alti seguili si dà a vostria Signoria la copia. Il cardinale, essendosi consegnati liberamente i prigioni in mano del dottor Claudio Montano, che andò a riceverli, e rivocalo il manifesto, o protesto, e formalo il decreto della restituzione universale degli ecclesiastici e beni loro, venne all’ assoluzione in pubblico collegio con somma allegrezza di quei popoli, della quale scrissero molli ed a nessuno parve di poterla esprimere a bastanza. Ma nel giubilo universale turbò l’animo di nostro Signore la scrittura nominata di sopra, eoa la quale pareva che i signori veneziani volessero dichiarire al mondo che Sua beatitudine, per aver conosciuto la sincerità degli animi e delle operazioni loro, avesse levato le censure, e ne venisse poi in conseguenza che il manifesto restasse rivo-calo. Della qual cosa si risentì sua Santità gravemente col cardinale di Gioiosa, che spedendo alla Santità sua poco appresso Paolo Castello suo segretario, gli inviò una fede autentica che la rivocazionc era proceduta dall’ atto dell’assoluzione nella debita forma; e che la scrittura in stampa era una diligenza, separata dal negozio, che era parso alla repubblica d’usare eoa i prelati del suo domiuio; e perché aveva mandalo prima una copia del decreto della restituzione universale degli ecclesiastici che non finiva di piacere, ne mandò una migliore, ed ha mandalo