106 le pitture prospettiche. Il Borsata, ¡1 Chilone, il Milani, ed il Viola, oltre quelli accennati ed altri ancora che non si nominano, produssero alcuni lavori che tutti a parte a parte si vorrebbe!' notare, se 1’ opera non fosse troppo lunga, e inutile or forse che sta per terminare la mostra. 11 Borsaio rappresentò per commissione del sig. Tosi di Brescia la Piazzetta vista in tempo di neve ed è senza contraddizione, se non il più bello, certo uno de’ suoi dipinti più belli. L’ artifizio con cui è condotta la neve, mossa leggermente dal vento, che increspa, c solleva pure le onde del Molo; la verità di quelle tinte, il disegno esatto di quegli edifizii, la perfetta linea prospettica, tutto mostra 1’ opera del maestro. Alcuni notarono che gli uccelli che svolazzan per l’aria son bianchi. Sono cocali, dico gli uccelli, i quali, come è noto, sono spinti a terra dal- lo scilocco. A canto a questa è la veduta del-1’ interno della chiesa di s. Marco, vista nel punto che sua Em. riceve il berretto cardinalizio, ed è forse la ventesima rappresentazione, che il Borsaio fa di tale soggetto, io cui egli trova sempre qualche nuovo punto felice.Fra l’uno e l’altro quadro è un ritratto, opera del Darif, e lavoro ben degno del più illustre pennello. E poi che qui ci cade in acconcio, accenneremo un altro ritratto, che fu prodotto uella seconda delle