a!wo 1571. Ili 5 uu freno. Fu d’ uopo ricorrere a mezzi spirituali, ed a pronunziare contro i delinquenti sentenza di scomunica : la quale scomunica, perciocché consisteva in una pena esteriore, anche secondo il loro ceremoniale, né potevasi infliggere se non da una spirituale potestà, e questa medesima spirituale potestà, che li governava nelle cose della religione, era divenuta impotente c disprezzata; perciò a dare un aspetto di serietà e di vigore a quest’atto punitivo, che volevasi esercitare, ricorsero i capi dell’ università al patriarca di Venezia, Giovanni Trevisan, acciocché da lui fosse loro comunicato il potere di esercitarlo. Cosa veramente degna dei pregiudizii di quel secolo, ma che pur dimostra assai chiaro a quale irreparabile sovvertimento fosse pervenuta l’ iniquità degli ebrei! Tultavolta non ci deve far maraviglia il vecfère in quel popolo siffatte contraddizioni. Non indicavano eglino stessi ai Maghi, coll’ autorità delle antiche profezie, la culla del nato Messia, uientr’eglino acciecati non la credevano (1)? Qual maraviglia dunque, che anche in questo secolo, per pronunziare una sentenza di religione, ricorressero eglino ad implorarne T autorità dal sacro pastore di una religione, che ricusano di conoscere ? 11 patriarca infatti, per soddisfare un tale desiderio, concesse loro, addi 9 ottobre 1561, la seguente facoltà : ■ Alla Università di Hebrci habilauli nel ghetto di questa » città di Venezia, conoscimento della verità. » Essendo per il provido Mandolin liebreo e Consegio inslan-» temente stati richiesti, che fussemo contenti conceder autorità, » che tre delli Rabbini della Università vostra predetta, con quat-» tro delli capi, ovvero agenti di essa Università, ovvero quando * cinque de loro fossero concordi, potessero, secondo le leggi (i) Ubi est qui nalus est rex Judaeo- » phelain ; Li tu fìethlchem terra Juila, « rum?... Et congregans {Uerodes ) onmes » ncquaquam minima cs in principibus ■> principe: sacerdotura et scribas populi, ’> Juita : ex te enim exict dux, qui regat n sciscitabalur ab cis ubi Clnistus nasce- » pupulum meum braci. ” Mallh. cap. II, » relur. A.t ilii dixerunt ei : In JJelhlehem veli. 2 e &cg. »Judae: sic enim scriptum est per pro-VOL. IX.