384 LIBRO XXXV, CAPO XX. » perché ci referirà facilmente ogni rigore che si usi con i rego-» lari alla causa della loro inobbedienza passala, vuole Sua beati-» tudine che dove il caso lo porterà, si usi severità particolare con » quelli che saranno alieni da simile colpa, affinchè col loro esem-» pio si percluda la via alle querele degli altri. » Nei monasteri dalle monache solevano pur essere dette re-» tassazioni, e sarà bene però che vostra Signoria, informata del » vero ne tratti, bisognando, con quei signori vecchi che sopra di » ciò sono deputati, affinchè siano con lei a provvedervi. Troverà » vostra Signoria altre cose degne della sua cura, la quale si pro-» mette nostro Signore ch’ella non lascerà desiderare in alcun » caso; siccome si promette ancora eh’ ella saprà accomodare gli » effetti in tutle le occorrenze alla condizione e natura d’un corpo » composto di così gran numero di persone, e ingegni, e parziali, » con la medesima prudenza e desterilà con la quale ha dato tanta » soddisfazione di sé nella corte di Roma. » Per occasione de’ vescovi di terra ferma non si avranno » tanti travagli, o perchè procedano più consideratamente, o per-» chè si porli loro più rispetto dai magislrati, essendo per lo più » dell’ordine della nobiltà come sono essi; i quali per 1’ ¡stessa » causa forse sono stati solili dimostrarsi troppo freddi negli acci-» denti che sono nati con gravi querele de’ nunzi, ai quali, poten-» dosi sostenere per sé e per mezzo de’ parenti e amici, lasciano » tulle le brighe con diservizio anche della Sede apostolica che » non si ha da mettere in contesa con la repubblica per ogni cosa. » Insegna T esperienza delle cose passate che non minor cura » debba avere il nunzio a questi tempi in preservare le chiese » dai pregiudizi de’prelati, che i prelati da quelli de’ magistrati » secolari; ma come si sia, vuole nostro Signore che 1’ autorità e » giurisdizione ecclesiastica sia difesa virilmente da vostra Signo-» ria, la quale avverta nondimeno di non abbracciare causa che » possa venire in contesa, dove non abbia ragione; perchè è forse » minor male il non contendere che il perdere, e la somma è clic