212 LIBRO XXXIV, CAPO II. > andare al suo viaggio et hora si fa la cerca ancora in Gallipoli » se non che alti dui castelli, come è I’ usanza antica si facci la • cerca et vadino via. » Et per l’isola del Zante suolevano pagar cadauno anno al » mio custodito tesoro cechini cinquecento; di nuovo debbano » consignare al mio tesoro cadauno anno li detti cecchini cinque-» cento et per caraggio di Cipro che è cadauno anno cecchini » ottomila debbano portarli a Costantinopoli ogn’ anno et siano > consignali. • Da quel tempo in qua che è stato conquistato il paese di » Arabia venivano due galere grosse in Alessandria d’ Egitto et » due galee grosse ancora a Tripoli di Soria che è sottoposto a » Damasco et alla scala di Barulti con le sue mercantie secondo » l’usanza venivano al suo tempo ordinario eh’ era confirmato et » a suo tempo vadano via se ben fossero dui over più o grandi o » piccoli vascelli, non possino tardare più del suo tempo ordinario • sin’ hora si come suolevano venire a far mercantia, et tornando • di nuoyo faccino il medesimo et non contrafaccino all’ usanza • passata. » Et un nominato Abraim Castro ebreo fatto turco in Soria » l’innovatione eh' egli haveva fatto contra I’ usanza vecchia ò di » dinari over di mercantie in le scale di Barutti et di Tripoli di • Soria siano dipennate el tolte via el sia fallo secondo 1’ usanza » vecchia acciò che non debbano far travaglio nè molestia, ma » secondo I’ usanza vecchia. A quelle galee grosse el altri vascelli • nè alli mercanti non debbano dar fastidio nè impaccio non fac-» ciano lor lorio nè miei beglierbei nè miei sangiacchi nè nessun » d’altri miei schiavi, et per queste sopradelte promesse accettando » l’amicitia giuro per il nutritor giustissimo et creator del cielo » et della terra sempre che loro staranno fermi nell’ amicizia et » la promessa se non succederà da loro cosa contra alla honorata » promessa, da me anco non succederà cosa contro all’ honorata » promessa.