anno 1571. 60 • collegalioni de’ prìncipi ? Nondimeno, perche si vedeva, che da • questi barbari infedeli niuna fede era bastante d’ assicurarci, • crescendo ogni di più la potenza et I’ ambitione de’ prencipi ol- • tomani, il differire la guerra non ne liberava da’ pericoli, ma • gli faceva più gravi, perchè speravamo che 1’ honestà et la giu-» slitia della causa nostra, dopo varii, et buoni et cattivi avveni- • menti, potesse alla fine prevalere et farci in tutta la guerra vit- • toriosi; perchè ci havevamo proposto con la destrezza et con • la patienza, d' acquistarci gli animi de’ principi et falli essi ben • capaci che con li noslri interessi fossero li loro congiurili, dispo- • nergli ad una sincera et ferma confederatione, per trattare con • le forze et consigli uniti la causa commune. Però con tali ragioni • non a caso si mosse questo prudentissimo senato a dover pren-» dcre r armi et sottoporsi a’ pericoli et alle spese della guerra, » a trattare con fermo proposilo di presta conclusione il negolio • della lega. Et bora si vorrà permettere, che li primi poco pro-» speri successi di guerra, le prime difficullà, nate con li confe-» dorali, quasi estinta ogni generosità et costanza de'noslri animi, » habbino forza, non pur di raffreddare quel tanto ardore et di » farci divertire dal preso proponimento, ma di levarci talmente » il consiglio, che involti in ambiguità non sappiamo in qual par- • tilo risolverci, et mentre non ci risolviamo, non habbiamo nè » pace nè lega; ogni stalo ne sia incerlo, ogni cosa sospetta, ogni » negotio, ogni provisione resti indebolita ? Et non di meno, se • noi vogliamo ben aprire gli occhi et considerare le cose in se » stesse non involle ne’ noslri varii affetti, conosceremo che troppo » è chiaro et palese, qual partilo habbia ad eleggersi ; perochè • nel proseguire, anzi nello stipulare ¡speditamele la confedera- • lione, concorrono tutti i rispetti, che muover ponno a fare un » fondatissimo giudicio : Io consiglia l’utilità, lo persuade l’hone- • sla : la sicurtà è grande et grandissima la gloria, che sperarne » insieme possiamo. E se mai tempo fu di pensare a questa unio- • ne, non pur per la necessità di farci incontra alla formidabile