anno 1579. 259 » gelate, e siccome nel corso della malattia dimostrò una sete • ardentissima, fu creduto che morisse arso dai cibi o bevande • calide, delle quali faceva uso assai smoderato. Nella sezione del » suo cadavere la sede principale del male apparve nel fegato, » il che cagionandoli le male digestioni e crudezze allo stomaco » lo aveva assuefatto a far uso dell’ elisir e di altre bevande ca- • lorose che lo confortavano. Allorché si conobbe mortale chiamò » il fratello e dopo averli domandato perdono delle cose passate » gli consegnò i contrassegni delle fortezze, gli raccomandò la » moglie ecc.....Il cardinale Io confortò a così duro passag- » gio.....e finalmente essendo già morto si portò nella notte alla » capitale .... per prevenire con la sua presenza qualunque no-» vilà che potesse insorgere e assicurarsi quietamente del princi- • palo. Prima però di partire dalla villa, visitò la G. Duchessa » e ordinando che li fosse celata la morte del marito procurò di » lusingarla colla speranza di risanare. 11 vescovo Abbioso, la » Pellegrina sua figlia e Ulisse Bentivoglio suo genero erano in-» caricali della di lei custodia. La sua malattia non era così vee-» mente come quella del G. Duca, ma la sua macchina era troppo • debilitata dalli incomodi antecedenti e dalle soverchie e strava- • ganti medicine usate per fecondarsi, e un corpo così debole, » affetto da naturale malattia non potè resistere alla violenza di » tanto dolore. Lo strepito intempestivo, il calpestio e le lacrime » sugli occhi dei circostanti la fecero accorgere ben presto della • disavventura, il che li tolse inlieramente 1’ uso dei sensi, e ap-» pena potè valersi di quelli aiuti, che in tali circostanze sommi-» nistra la religione. Finalmente li 20 di ottobre alle ore 15 cessò » di vivere e 1’ Abbioso ne avvisò subito in tali termini il nuovo » G. Duca: In questo punto, che sono le 15 ore, la serenissima G. » Duchessa è passata all’ altra vita. Si spedisce in diligenza per ri-» cevere il comandamento di V. A. di quello che si debba fare del • suo corpo ecc. Siccome era già falla la sezione del cadavere del » G, Duca, ordinò che la sera dei 20 si trasferisse a Firenze con