anno 161G. 469 francesi a montar sulla breccia : ma poi non vi si recarono che cinque soli : dei quali, perchè mancò loro ogni altro soccorso, due furono uccisi, uno rimase prigioniero, e gli altri due dopo d’ esservi saliti dovettero ritirarsi. Fu tentato eziandio di dar la scalata alle mura ; ma colpito di sasso Giovanni Baglione, nè assistito dal generale Giustiniano, che aveva con lui particolare animosità, riuscì vano ancor questo sforzo. Cresceva intanto sempre più il pericolo agli assediati per la scarsezza dei viveri, che incominciava ormai a molestarli : perciò P arciduca Ferdinando sollecitava l’imperatore a procurargli assistenza: per le quali sollecitazioni determinossi ad eleggere due commissarii, acciocché s’ interponessero a calmare le discordie e ricondurre la tranquillità tra i due stati : gli eletti furono Cosimo granduca di Toscana e Ferdinando duca di Mantova ; ma non vi ottennero alcun buon effetto. Intromettevasi in pari tempo la potenza spagnuola : perciò il governatore di Milano promulgava di dovere assistere nei suoi diritti l’arciduca Ferdinando. E perciò mandava a Venezia il marchese Andrea Manrinquez di Lara a trattare col senato, da cui chiedeva che fosse levalo 1’ assedio di Gradisca, promettendo che il re di Spagna sarebbesi fatto mediatore presso 1’ arciduca Ferdinando a ristabilire intieramente la primitiva armonia : ma con questo pretesto cercava intanto di trarre per sé vantaggio dalle altrui differenze. E le sue intenzioni apparivano ben chiare dal suo contegno nella Lombardia. Ivi infatti teneva un grosso corpo di truppe, stanziate in Giara dAdda, ed andava raccogliendo inoltre un altro corpo di ottomila uomini, di cui voleva fare comandante Sanchio Luca, castellano di Milano, per marciare di poi verso i confini della repubblica. Sebbene la Signoria di Venezia per queste mosse non s’intimorisse punto, perchè le sue piazze di frontiera erano assai bene fortificate; tuttavia per gli uffizi, che v’ interponevano il pontefice ed i ministri dei principi, dichiarò, che avrebbe levalo quell’assedio,