anno 1607. 383 per Ferrara e s’ abbocchi seco e se ne instruisca, e seco s'intenda di mano in mano, affinchè si prevenga, se sarà possibile, ogni nuovo danno e si fugga ogni rottura, della quale cessarebbe forse il pericolo affatto quando si riconoscessero i confini e si venisse ad una loro reale posizione. » Del tribunale della santa Inquisizione è capo il nunzio di Venezia e a lui ne tocca la cura principale, la quale dovrà avere vostra Signoria esattamente, perchè è negozio che preme a sua Santità al pari d’ogn’altro. Si congregano lutti quelli che v’hanno luogo, tre volte la settimana per 1’ ordinario, ed ancorché vi siino spesso poche cause, per riputazione d’esso tribunale, come per il rispetto che si porla dagli assistenti alla persona del nun zio e l’occhio assiduo che si conviene avere alla giurisdizione. » Del tribunale proprio della nunciatura abbia vostra Signoria similmente ogni cura e veda specialmente come passano le cose in quello che appartiene alla mercede dei ministri, sopra le quali vennero molte querele in Roma in tempo del vescovo di Molletta. Io presuppongo che vostra Signoria sia per valersi di persona di pari integrità e sufficienza in carico di auditore; nondimeno doverà voslra Signoria ascoltare anche volontieri per sé stessa e gli avvocali e le parti quando ricorrono a lei, e farsi informare cosi bene dall’ ¡stesso auditore e dal cancelliere che le deliberazioni dipendono per lo più dal suo proprio giudizio. Nelle cause d’ appellazioni di sentenze pronunziale da vescovi contro i preti, abbiasi in considerazione per 1’ ordinario l’interesse della parte più debole, perché i vescovi volevano procedere molte volle più con 1’ arbitrio che con i termini canonici, e farsi parte contro gli appellanti, subito che 1’ appellazione era interposta. » Nella riforma dell’ uno e dell’ altro clero, e massime regolare, cercherà vostra Signoria d’ acquistare quanto più le sarà concesso dalla condizione de’ tempi, perchè Venezia somministra insieme e comodità grande ai delitti e grande impunità ; e