AJiNO 1572. 161 CAPO XL. Morie del papa Pio V : impegno del suo successore per l(t continuazione di questa guerra. Accadde in questo frallempo la morie del santo pontefice Pio V ; per la quale perdè la Chiesa un pastore, che onoratala colle sue eminenti virlù, i veneziani un protettore pieno di zelo per essi. Ugo Boucompagni, cardinale di san Sisto, gli successe col nome di Gregorio XIH. Egli mostravasi bensì disposto a seguitare le pedate del suo predecessore : ma pure la mutazione del capo della Chiesa servì di pretesto a don Giovanni d’Austria, il quale dimorava ozioso a Messina, per ritardare I’ unione delle armate. Con dolore considerava il senato le funeste conseguenze di tanto temporeggiare, e compassionando alla sciagura di tanti sudditi della repubblica molestati ed insultati in ogni angolo del Levante dalla baldanza dei musulmani, deliberò di tentare qualche impresa, che ponesse argine all’ insopportabile loro ardimento. Diede perciò commissione a Sciarra Martinengo di muoversi alla conquista di Castelnuovo, piazza situata all’ ingresso del golfo di Catlaro, e che recava il più valido ostacolo ai movimenti delle armate veneziane. Sciarra Martinengo, già governatore generale dell’ Albania, era venuto a Venezia nell’ inverno, per far conoscere al senato la necessità di togliere ai turchi quella importante fortezza. Ebbe quindi un corpo di cinque mille uomini di buone truppe e lettere del Consiglio dei Dieci al capitano del Golfo Sebastiano Venier, perchè secondasse colla sua squadra navale l’impresa di lui. Il Martinengo s’ imbarcò a Chioggia col suo piccolo esercito ; incontrò il Venier all’altezza di Liesina; gli si associò, ed entrambi di conserva fecero vela sino all’ imboccatura del golfo di Cattaro. VOL. ix. 21