1G6 unno xxxm, capo xut. coraggio degli uffizioli egualmente clic dei soldati. Fu mandala la galera di Giovanni Moccnigo a dare avviso in Candia, clic la fiotta cristiana avvicinavasi, ed a cercare notizie del nemico. Altre galere furono successivamente staccate dalla fiolla per lo stesso oggetto. Finalmente si seppe, che i turchi erano nelle acque della Morea, nella rada di Malvasia. Il Foscarini salpò con tulta la flotta il di 28 luglio. Era essa composta di cento venlisei galere, sei galeazze c venti navi. Nelle acque del Canal Viscardo le si aggiunse un rinforzo di altre tredici galere di Candia condotte dal provveditore Querini. Tulio il convoglio navigò con felice vento verso l’isola di Zante. I turchi colla loro armata di dugento legni, s’ erano fermali a Malvasia collo scopo di dare un guasto generale all’ isola di Candia. I cristiani gli scoprirono di là di Cerigo, nell’ altezza di Capo-Malio : c si schierarono loro di contro, offerendo ad essi battaglia. Ma Uluz-Ali, con una evoluzione a sinistra, scansò il cimento ed avvicinossi all’ isola de’Ccrvi, d’ onde poi allontanossi nel canale, che divide questa dall’ isola di Cerigo. Tulli i suoi sforzi tendevano a guadagnare il sopravvento per poter assalire i confederati, i quali similmente adoperavansi ad impedirlo. In fine il vento mancò. Allora i turchi spinsero venticinque galere contro 1’ ala sinistra dei confederati cd attaccarono ballaglia. I cristiani F accettarono di buon grado e con militare entusiasmo. L’urlo fu impetuoso: la costanza dei nostri fermissima. L’artiglieria delle galere veneziane fece allontanare i legni nemici : la calma e la notte, che sopravvennero, non permisero, che fossero inseguiti. Nell’ indomani si videro raccolti a Brazzo-di-Maina : ma le ciurme dei nostri avevano bisogno di riposo dalla lunga fatica del vogare, e perciò si ridusse la flotta presso all’ isola di Cerigo. Stettero le due armate in queste posizioni sino al giorno 10 di agosto. 1 turchi dopo lunghi rigiri si trasferirono al Capo-Matapan, ove il Foscarini deliberò di affrontarli a ballaglia. Tulli esultarono a questo annunzio : ma il vento, che di bel nuovo