262 LIBRO XXXIV, CAPO IX. questo tempo si può notare altresì la morte dell’ illustre scrittore Francesco Sansovino, accaduta in Venezia il dì 28 settembre 1582. Due anni appresso, fu decapitato Gabriele Emo, perchè in tempo di pace aveva predato violentemente una galera dei turchi. Le differenze testé commemorate della repubblica con la corte di Roma a cagione del patriarca di Aquileja crebbero e molli-plicaronsi allorché il papa deliberò di mandare una visita apostolica a tutte le diocesi dello stato veneziano. Prevedendo il senato gli sconcerti che avrebbero potuto derivarne, fece istanze perchè se ne affidasse l’incarico al patriarca Giovanni Trevisan, a cui dal Consiglio dei Dieci sarebbero stati assegnati tre senatori per assisterlo, acciocché ogni cosa passasse con buon ordine e senza incontrare controversie con la corte di Roma. Ma il papa aveva destinato a tale uffizio il suo nunzio Alessandro Bolognetli, unitamente ai vescovi di Verona e di Brescia ; né voleva desistere dalla sua determinazione. La cosa nuova e non più praticata riusciva alquanto molesta al senato per timore, che fossero alterali gli antichi privilegi delle chiese e del clero di Venezia, ove esistevano molli monasteri di vergini,alcuni de’quali popolati da monache disangue patrizio ; e ne accrescevano il timore i fatti accaduti nella diocesi di Brescia per la visita fattavi dal cardinale Borromeo, dov’erano insorti tumulti nel popolo, e novità ripugnanti alle leggi dello sialo ed agl’ instituti, con pericolo altresi di maggiori sconcerti, se quel sant’ uomo prudentissimo, cedendo alle istanze di Luigi Zorzi rettore di Brescia, non si fosse astenuto da ulteriori passi, in vista del miglior vantaggio della religione e per T affetto suo verso la repubblica. Ned erano ignote al senato le controversie che la visita apostolica aveva suscitato poco dianzi in Firenze, dove, volendo gli ecclesiastici inoltrarsi ad esaminare le rendite dei luoghi pii e de’collegi, eh’ erano sotto la direzione de’ laici, e resistendovi con vigore e fermezza i governatori e protettori di essi luoghi, le amarezze erano passate tant’ oltre, che il pontefice era stato costretto a sospenderne 1’ uffìzio ai visitatori, che n’ erano stati