22 LllìHO XXXIII, CAPO V. » archibusieri 50 per ciascheduna galia, sia preso, che a questa ne » siano dati cento ; e la presente parte non si intendi presa quanto » appartiene alla eletione del gubernator, se la non sarà posta et » presa nel nostro Magior Conseglio. » Fin qui il Tenlori ci dà quelle notizie, che ha potuto raccogliere circa questo maraviglioso naviglio. Più diligente di assai e più erudito il nostro ingegnere navale Giovanni Casoni, ornamento della nostra patria, ci porge ancor più estese notizie (1), le quali, a miglior fregio di queste mie pagine ed a più distesa illustrazione dell’ argomento, voglio quivi inserite. Parlando egli dunque della Quinquereme Faustina, cui definisce : « Celebre e » polente legno da guerra, » così ne discorre: — « Vetlor Fausto veneziano, che fra noi leggeva il greco studiando Tucidide, immaginò come poter costruire una quinquereme, e ne fece proposizione al senato, cui, al riferire del Sanudo, testimonio oculare, il giorno 15 agosto 1525, mostrò uno bellissimo modello di far una galia qual voga 5 remi per bancho, che le sottil voga solum tre, et qui mostrò il modo, sicché lo rimesse ad aldirlo in colegio. La proposta venne generosamente accolta col sovrano decreto 22 ottobre 1526, che all’uopo asseguava al ridetto Fausto un cantiere senato nell’ arsenale dove l’liabbi a far la galia quinque reme. Compiuto questo ingente navìglio, 1’ anno 1529, il giorno 11 gennaio, si portò a vederlo il doge Andrea Grilli, e fu lanciato al mare il 28 aprile susseguente. » Una cronaca ricordata dal Bossi, in nota all’ Elogio storico da lui fatto a Gio. Rinaldo Carli, così esprime : 1529 a dì 25 marzo, la galia da cinque remi per banco, fatta da M. Vettor Fausto regattò con altre doi galie da tre remi da Chioza fino alli doi castelli e le passò. In quell’ esperimento aveane il comando, come capitanio, ser Alvise Sagredo, patron all’arsenale. Ma col decreto medesimo, che ne ordinava 1’ armo, venne eletto a comandante di (1) Ventila e le sue Lagune, purt, li del voi. 1, pjg. aa5