2^6 LIBRO XXXIV, CAPO Vili. » persuadendomi di conlraer seco parentado per mezzo d’aleujia » delle famiglie di (¡nella nobilissima città ho piglialo con l’ajulo » di Dio p. moglie quella, eh’ ho conosciuto di maniera conforme » al mio desiderio di Nobiltà degna di quella Repubblica, e di » viriìi meritevole d’ esser sua figliola, la quale essendo la Sig/ » Bianca Capello ornala di queste qualità sarà sempre da me sli-» mata come persona virtuosa, amala come carissima moglie et » onorata come figliola di quella Ser.ma Repubblica repputandomi » con lai mezzo diventar ancor io suo figliolo, e per tale m’ offe-» risco si bene di volontà et ossequio le sia stalo sempre magli giore, siccome nell’ occorenze se ne vedrà chiara et indubitata » prova, di che mi è parso conveniente darle notitia, non solo con » la presente, ma con la viva voce del Sig.r Mario Sforza, uno de » principali cavalieri, che tenga appresso di me e Generale della » mia Infanteria, quale come ambasciatore destinato a queslo ef-» fello le rappresenterà l’animo et intenzion mia, volla tutta al » servizio di V. S. e con bacciarle le mani le prego da Dio tran-» quillità nel Governo. » Di Pratolino li X Giugno 1579. » Ed ella stessa, Bianca Capello, scrisse lo stesso giorno al doge con questo tenore (1) : « Ser.™ Prencipe Sig.1' mio Col.mo » Poiché piacque a Dio ed alla benignità del ser.mo Gran » Duca farmi grazia di ricevermi per sua Consorte, come la » Ser.1’ V. haverà inteso dalle lettere di S. AI: e dall’ Amb:,e a » Lei mandalo per quest’ offitio, me ne sono con molta consola-» (ione allegrala, non tanto per esser assunta a maggior Fortuna. » che la mia privata non era, quanto per essermi congiunta in » Matrimonio con Prencipe così ben disposto verso quel Ser.“11’ (i) Se ne legffe copia nel cil. cod. «Iella Marciann, cari. 3ft.