ANNO 1571. 81 — « Essersi concliiusa lega perpetua tra Pio V pontefice, coll’assenso e volontà de’cardinali, per la santa Sede, Filippo re di Spagna, il doge c senato veneziano, a solo fine di abbattere la possanza de’ turchi, i quali oltre i danni inferiti ne’ passati tempi avevano al presente invaso il regno di Cipro, isola molto opportuna alle imprese di Terra Santa. Il piede delle forze aveva ad essere di dugento galere sottili, cento navi, cinquantamila fanti e quattromila cinquecento cavalli. Era per giusta metà addossato il peso al re di Spagna e all’ altra metà erano tenuti per due parli i veneziani e per la terza il pontefice. Se risolvessero entrare nella lega gli altri principi cristiani, s’intendeva, chela porzione loro spellante avesse ad essere in accrescimento e vigore della lega, promellendo unitamente ai collegati di praticare efficaci uffizi per indurli ad aderirvi. Si specificavano le imprese di Algicri, Tunisi e Tripoli. Era prescritto il mese di aprile per unire le forze ad Otranto, per quindi passare in Levante. Era permesso nella prima campagna ai collegati di operare da se medesimi; al re cattolico di applicare all’ espugnazione delle piazze dell’ Africa, ed ai veneziani agli acquisii nel Golfo, dovendo però l’uno e l’altro somministrare cinquanta galere, se fosse uscita al mare poderosa armala de’ turchi. Speciale obbligazione era a cadauno imposta di difendere gli stati della Chiesa, abbandonando eziandio gli altri impegni, se così ricercasse la sicurezza della sanla Sede. Comuni avevano ad essere le facilità dai reciproci stali per 1’ estrazione dei prodotti e dei grani, compensandosi nei conteggi il dovuto risarcimento. Avevano ad intervenire nelle consulte i comandanti de’tre principi confederati; ma la suprema autorità era affidala a don Giovarmi d’Austria, dichiarato capilano generale della lega, cd in sua assenza a Marc’ Antonio Colonna, che doveva tuttavia conservare il grado di generale delle armale della Chiesa. Non eravi espressa cosa alcuna per la divisione degli acquisii, rimettendosi alle condizioni della lega segnata nell’anno 1537, e per togliere qualunque pericolo di acerbità od innovazione nella presente lega, diretta VOL. IX. 1 1