anno 1570. 55 quanti n’ erano i soldati di presidio. I soldati del Piovcne, rinforzati da molti soldati della cavalleria greca ed albanese, proseguirono vantaggiosamente per qualche tratto; ma fermatisi a predare il bottino dei vinli, furono colti all’ improvviso da un assai grosso corpo di truppe nemiche, mandale innanzi da Mustafà a frenarne i progressi. Cesare Piovene col conte Alberto e con Giambattista da Fano e con alquanti de’suoi, ch’cransi fermati alla difesa dei forti conquistali al nemico, vi lasciarono la vita ; degli altri una parte si salvò colla fuga e rilornò in Nicosia, una parie rimase villima del ferro mussulmano. Gli attacchi intanto continuavano senza tregua ; e proseguirono per varii giorni. I turchi, stanchi ed arrabbiali per una sì vigorosa resistenza degli assediati, avevano scagliato in cillà, insieme colle freccie, alcuni vigliclti, con cui esortavano il popolo a cedere, promettendo ogni buon trattamento se si fosse reso, e minacciando le più orride crudeltà se resisteva. Nò mai a questi scritti crasi dato risposta: perciò i turchi domandarono di parlamentare con quelli, che custodivano il bastione Costanzo; ed ottenutane udienza, dissero, che Mustafà pascià maravigliavasi assai, come non avessero mai dalo risposta agli invili e alle esortazioni, eh' egli faceva per mezzo di que’ viglietti, ora al governatore, ora all’ uno o all’ altro dei primarii cittadini, ora a tutto il popolo; che sembravano disprezzare, troppo audacemente le forze ottomane, mentre sapevasi bene, essere la cillà in grave disordine; che le sue intenzioni erano di risparmiare tanto sangue, perciocché non potendo ormai sperare verun soccorso dalla flotta veneziana, la quale per varii incidenti si trovava ancorata in porli lontani, era forza loro assolutamente di soccombere sotto i colpi della mussulmana possanza; che accettassero quindi oneste condizioni finché loro venivano offerte ; ma che ricusate ostinatamente, non vi sarebbe stato più tempo. Alle quali insinuazioni risposero gli assediati, esser eglino nella ferma risoluzione di difendersi sino all’ ultimo sangue.