anno 1606. 365 Tal era la sostanza del breve pontificio, di cui era munito il cardinale Gioiosa: le condizioni poi, che il papa indispensabilmente esigeva, erano, die « ¡veneziani — rimettessero senza ri-» serva nè protesta alcuna i due prigionieri in mano di persona » destinata dal pontefice a riceverli; — rivocasscro, quando il car-» dinaie gli avesse assolti, le lettere ducali uscite contro la detta • scomunica ed interdetto, e tutte le altre cose falle in conseguenza » di esse; — rimettessero tutti li religiosi et ecclesiastici indifle-» mitemente banditi o scacciali da Venelia e dallo stalo loro per » conto delle censure ; — riponessero nel primo stato, quanto era » sialo fatto per occasione di esse censure contro le persone e » facoltà della chiesa, et mandassero ambasciatori a Roma per • ringratiare il papa et fare seco ogni alto di riverenza et • obbedienza. Conchiudevasi finalmente nell’ istrulione, che essendo » il cardinale di Gioiosa pieno di prudenza et di zelo, non gli si » davano altri avvenimenti se non che prima di venire all’ assolu-» lione cercasse di fare sì, che di tulio apparisse scrittura od altro » in forma tale, onde non se ne potesse in alcun tempo dubitare, » et che però il cardinale, assicurato bene il negotio e la riputa-» tione e la dignità della sede apostolica, mandasse di tulio preciso » avviso al papa (1). » Si presentò infatti al Collegio il cardinale Gioiosa il dì 7 aprile 1607, ed espose le condizioni volute dal santo padre. Tulle furono accedale, dopo di averle prese ad esame nel Collegio stesso e nel consiglio de’Pregadi, ad eccezione di quella, che riguardava i gesuiti. Il dì infatti 12 del dello mese fu deliberato, che sul proposito delle religioni e dei religiosi si promettesse al cardinale, che — « quanto a’ religiosi e religioni, stando ferma 1’ esclusione » dei gesuiti, si dà parola e il consenso, che tulle le altre religioni • e religiosi et ecclesiastici absenli per causa dell’interdetto e per » loro comodo e non per altre colpe, possano, immediate levale le (<) Mss. della Marc. cod. CXXXVI clas. VII hai;, pa». 283 c scg.