ANNO 1571. 71 » Quegli impedimenti dunque, die nascono da certe ordinarie dif-» ficoltà, inseparabili da tali negotii, anzi di tutte le cose grandi, » non devono partorirci diffidenza ne sospetto, ne alienarci l’ani-» ino daU’amicitia di quei prencipi, ne’quali non si vede per altro » mala disposizione verso di noi, anzi molti segni d’istiinare la » salvezza della nostra republica, della qual cosa, quando anco » altre ragioni o argomenti non potessero ciò persuaderci, certo » che a me pare, ch'errar non si possa, misurando gli animi di • questi prencipi con li loro proprii interessi, li quali quanto nella • presente guerra et nella causa nostra si vedono esser maggiori, » tanto più si deve tenere per fermo, che non siano essi per ab-» bandonarci, per abbandonare insieme la difesa di se medesimi. » Non vede il papa, che la ruina di questa republica si condur- • rebbe finalmente dietro la ruina di tutta la cristianità, e eh’ egli » con la sua corte non si starebbe in Roma sicuro? Non conosee • il re cattolico, che perdendosi Candia et Corfù et le altre isole » nostre, la Sicilia et la Calabria convergano rimaner frontiere » conira’ turchi ? che crescendo il nemico, con la ruina altrui si » augumentariano i suoi pericoli? et quanto più s’indeboliscono • le forze di questa republica, tanto resta a lui peso più grave » per sostenere l’armate turchesche? L’imperatore non può egli » esser certo di non dover’esser mai ne’suoi stali sicuro, fin che » ha un vicino cosi potenle: et che quanto gli ajuli de gli altri » prencipi saranno prestati a noi più fardi et più deboli, tanto più » presto et più facilmente ne faranno risolvere d’accettare qualche » accordo; et ciò non sarà altro, che dar tempo et commodo a » questo commune nemico di volger conira T Ungheria et contra » l’imperio il furore dell’armi sue. Perchè dunque vogliamo noi • hora dar luogo ne’ nostri animi a dubbii senza ragione et la-» sciare quelle cose, eh’ liabbiamo in nostra mano, per porci a « discretione di ciò che seguir possa dal voler’ altrui, et di quegli » massimamente, che per 1’ ordinarie loro arti et per la recente » memoria de gl’ inganni, ne devono essere molto sospetti? Certa