ANNO 1605. 529 CAPO XII. Misure prese dal senato per prevenire le conseguenze dell’ interdetto. Appena il senato ebbe notizia di tuttociò, diede ordine al vicario capitolare (1) ed ai pievani, che si guardassero bene dal ricevere o pubblicare o lasciar pubblicare da chicchessia bolle o brevi od altri scritti provenienti da Roma ; che chiunque si fosse presentalo loro a recarne avesse ad essere mandato alla Signoria ; che s'invigilasse diligentemente nelle chiese, acciocché non venissero attaccale alle porle od altrove di siffatte carte ; e che se per avventura se ne affiggessero, le si strappassero tostamente e le si lacerassero : e tultociò sotto pena dell’ indignazione suprema dello stato. Altrettanto fu scritto ai rellori di terraferma : e di lutto furono messi a parte gli ambasciatori di Germania, di Francia e di Spagna, acciocché ne potessero dare avviso alle corti dei loro sovrani. Il decreto, che ordinava tutte queste precauzioni fu accettalo in senato con voti 156 di sì. — di no. 2 non sinceri. In conseguenza di queste deliberazioni, il doge scrisse ai rettori della terraferma la lettera seguente, il cui tenore fu modellato in senato nello stesso dì 29 aprile: « Leonardo Donalo per gratia di Dio duce di Venezia ecc. » Essendo per volontà dell’ eterno Dio ordinato, che al go-» vernar degli uomini per la conservazione della società civile (i) Non era slato per anco confermala poteva sperare, che il papa la confermasse dal papa l1 elezione del patriarca France- sì presto. Temporaggiò sino al dì 22 mag- sco Verni ramino, eletto dal senato a1 26 di gio 1G08. Ecco perchè il senato desse i luglio i6o5 : nè per le attuili vertenze si suoi ordini al vicario capitolare. vol. ix. 42