1k LIBRO XXXIII, CAPO XXIII. » l’ altra per molle ragioni può darne speranza di presta conclu-» sione ; ma nè l’ una nè I’ allra in modo che n’ apporti tale ri-» putatione et tale sicurtà che liberamente n’ invili ad accettarla, » et ne levi d’ ogni travaglio ; onde quando un solo di questi » parlili trattar si dovesse, non sarebbe per certo facile la risolu-» tionc : tulle due insieme hanno quasi inesplicabili difficoltà. Però * non deve esservi, Signori, d’ alcuna maraviglia, se in cosa di » tanta importanza et di tanta dubbiclà, non siano proposti parlili » cosi chiari et risoluti ; et se si cerca di ricevere dal tempo et » dal negotio qualche maggior lume, che ne scorga in sicura » parte, fuori di tante difficoltà ; et tanto più non dovendosi da noi » temere, che per tale nostro indugio siano gli spagnuoli per ral-» lenlarc le provisioni loro : anzi le affretteranno con diligenza » maggiore per accenderci a riporre maggiore speranza nelle » forze della lega ; et perchè quando anco sospettassero cerio, » che noi fossimo per deporre I’ armi, converrebbono star essi * armali, dovendo sopra di loro divertirsi le forze turchesche, che » contro di noi fussero state apparecchiale. E certo io non veggio, » per qual cagione, havendo incominciato un negotio d’ accordo, » si voglia, senza aspettarne pur la prima risposta, obbligarsi in * modo con altri ; poiché per causa loro, non per nostra colpa, » ma forse per maggior nostra ventura ci troviamo ancora sciolti, » che non ne sia più lecito di prendere quelli partiti, che tale * occasione ne mettesse innanzi di assicurare le cose nostre. Quale » certezza habbiamo noi dell’ evento di questa guerra ? quali spe-» ranze? quali auguri! ? che dobbiamo con sì subito, per non » dire precipitoso consiglio, determinarci di dovere lungamente » continuare in essa, non altrimenti che se ci fusse apparecchiala > certissima gloria et gloriosissimi trionfi. Per certo quali frutti » aspettare si potessero dalla guerra, che prendevamo contra’ lur-» chi, doveva forse l’isperienza delle cose passate bastare a darne » ammaestramento, havendo sempre infelicemente questa republica » prese l’ armi contra quella natione et non senza qualche perdila