192 UBRO XXXIV, C\P0 I. galere di Candia perchè si recassero prontamente a Venezia colle loro squadre. Agli esercenti delle varie arti fu comandato di allestire un brigantino per ciascheduna di esse. Fu stabilito per alloggio di lui, quando fosse giunto in Venezia, il palazzo Foscari, in volta di canale, siccome il più acconcio per la sua posizione e per la bellezza delle vedute che offre : e poiché riputavasi, che questo, tuttoché grandioso e vasto, non fosse abbastanza spazioso per lui e pel suo seguito, furono aperte comunicazioni coi due palazzi vicini, eh' erano dei Giustiniani, e furono sollecitamente allestiti con ricchissimi addobbi e ragguardevoli suppellettili. Enrico 111 era partito da Vienna ed avvicinavasi alle frontiere veneziane. Gerolamo Mocenigo, luogotenente generale del Friuli, con un seguito di cinquecento gentiluomini a cavallo e di dugento uomini d’infanteria, si recò il di 3 luglio sino alla Pon-teba per ossequiarlo. Di là nell’ indomani lo accompagnò sino a Venzone, dove aspettavanlo i quattro ambasciatori, con numeroso e nobile corteggio : una magnifica carrozza eragli stata colà preparala per condurlo sino alle nostre lagune : entrò in essa, salutato dal rimbombo delle artiglierie del castello di Osopo. Attraversò il Tagliamento su di un ponte costruitovi appositamente e con eleganza addobbato. Pernottò a Spilimbergo, ov’ erasi recato a complimentarlo il duca di Ferrara. Il di seguente giunse a Co-negliano: vi si fermò la notte; e dopo il mezzogiorno valicò il Piave, alla cui destra sponda aspettavalo il podestà di Trevigi alla testa del fiore della nobiltà di quella provincia. Gli fu presentato un cavallo magnificamente bardalo, il quale, cosi ammaestrato, piegò le ginocchia quando il re fu per montarlo. Alla porta di Trevigi gli si fece incontro il vescovo con tulio il suo clero in abiti ecclesiastici. Enrico smontò di cavallo, e si chinò dinanzi al vescovo, che gli presentò da baciare la pace, e quindi gl’ impartì la benedizione. Entrato in città, prese alloggio nel palazzo, eh’ eragli stato appositamente preparato, ove si trattenne sino al dopo pranzo del seguente giorno 17 del mese. Al