290 LIBRO XXXIV, CAPO XVIII. questa circostanza il senato aveva mandato un' ambasciata solenne a congratularsene in nome della repubblica. Gli ambasciatori furono accolti con somme distinzioni, per la Stima particolare in cui quel principe teneva i veneziani. Perciò fece istanze a loro, affinchè fosse ammesso all’ onore della nobiltà veneziana con tutti i suoi discendenti. Riuscì gratissima al senato una tale domanda di Enrico IV, perchè, nel mentre mostrava egli la sua slima verso la repubblica, questa acquistava un amico ed alleato potentissimo. Radunossi perciò il Maggior Consiglio ed a pieni voti fu deliberato, che « Enrico IV di Borbone, re di Fran-» eia e di Navarra, fosse ascritto con lutti i suoi figli c discendenti » alla nobiltà della repubblica di Venezia. » CAPO XV1IJ. Alleanze dei veneziani con vani popoli. Nell’ anno 1602, la repubblica di Venezia, sull’ esempio che il re di Francia aveva rinnovato la sua alleanza coi grigioni e cogli svizzeri, la quale alleanza riusciva utile anche a lei contro 1’ ambizione del re di Spagna e particolarmente del duca di Sa-voja ; la strinse ben volentieri con questi medesimi popoli. E tanto più volontieri la strinse, in quanto eh’ eglino medesimi la domandavano. Era vantaggio per i grigioni, già sicuri dell’ appoggio degli svizzeri e della protezione della Francia, di avere in loro favore altresì i veneziani. Fece ogni sforzo per impedire quest’alleanza il conte di Fuenles, governatore di Milano; ma il comune interesse, che legava i principi, vinse i raggiri della sua politica. La stessa unione di questi potentati giovava conseguentemente agli uni ed agli altri, e lutti assieme bastavano a frenare qualunque progetto della Spagna a loro discapito. Fu concertala quindi Ira i grigioni e i veneziani una scambievole guarentigia, e fu sottoscritta una lega offensiva e difensiva, per cui obbligavansi