à.ino 1698. HI galere non potendo più regolare le loro mosse, furono portate dalla forza della marca framezzo alla flotta turca. 1 comandanti di quelle si batterono con tanto di valore e di costanza, clic lasciarono tempo ad un vascello della retroguardia dei nostri di accorrere ad ajutarlc. Questo con la veemenza delle sue artiglierie allontanò »ette navi dei turchi, sciolse le due galere dal pericoloso conflitto, c le condusse in salvo con se. Continuò il combattimento delle due flotte sino a sera ben inoltrata : il maggior danno fu per i turchi, i quali si ritirarono coi loro legni malconci e sfasciati. Nove dei loro vascelli erano divenuti inabili a reggersi : furono perciò rem tirchia ti cd a grande stento condotti ai porti di Smirne, di Foschia e di Scio. I veneziani v’ebbero minor danno, la perditi ne fu mediocre. Lieti di questa nuova sconfitta dei loro nemici, ritornarono a crociare ai Dardanelli cd a molestare la capitale colla privazione dei viveri. Ivi si trattennero sino a stagione avanzata : poscia costretti dall’ inclemenza del mare e dei venti ad allontanarvi, andarono a svernare nella Morea ; e nell’ andarvi raccolsero i tributi delle isole turche, e vi fecero altresì ricco bottino. CAPO XXXVI. Vantaggi dei veneziani nella Dalmazia. Le mosse militari nella Dalmazia, finché sul mare succedevansi i narrati avvenimenti, non erano in quest’anno di grande rilevanza : bensì lo diventarono in sul declinare. Imperciocché dopo levato l’assedio di Dulcigno, il provveditore generale aveva portato le sue armi nell' Erzegovina, per sorprendere la città di Stolaz : nella quale spedizione condusse con sé truppe morlacche, della cui fedeltà era pienamente sicuro. Entrarono queste bensì nella piazza, ma il colpo non riuscì con buon effetto: perché, sebbene superati i più gravi ostacoli, che avrebbero potuto impedirla, furono colte da straordinario timore, e furono costrette a retrocedere. Migliore fu I’ esito delle spedizioni, che fccc il provveditore