250 LIBRO XLUI, CAPO IV. aopra di Adria nella spirituale giurisdizione ; pretensione, eh’ eglino per fus, come suol dirsi, e per nefas si sforzano di avvalorare. Ma a torto assolutamente. Sul che ascoltisi il diligente ed erudito Tentori, il «piale occupatosi di questa questione così scriveva (1): « In poche » parole si pub dimostrare la total insussistenza di sì mal fondata » asserzione. Sin dall’ anno 1509, tempo in cui avvenne la già ac-» connata dedizione della città di Adria, dimandò essa al novello suo » principe, che il magnifico suo Rezzimento habbia mero et misto im• » peno et gladii potestate, secondo che per il passato è stato: e ciò le » fu accordato. Non fu dunque Adria allora soggetta a veruna altra » pretura. E vero, che i cittadini di Rovigo di quando in quando » hanno tentato d’intaccare la giurisdizione di Adria, ma non è mai » loro riuscito, che avessero effetto i loro tentativi. Nel 1607 voleva » il rettore nobile di Rovigo far levare le roste ed altri impedimenti » nel canale di Castagnaro sotto la giurisdizione di Adria. Fece que-» sta città ricorso al senato, il quale con decreto emanato nel giorno » 50 gennaro 1608 ordinò al rettore di Rovigo, che non debbaim- • pedire nella giurisdizione di Adria, ma lasciare, che dal rettore di • essa città siano fatti eseguire gli ordini conforme alti privilegi della » stessa fedelissima citici. Venti anni dopo, cioè nel 1627 il serenis- • siino Maggior Consiglio nel giorno 25 gennaio decretò, che in • avvenire ai rettori di Adria fosse dato il titolo e potestà di Podestà » e Capitatilo, acciocché con maggiore autorità siano mantenuti 1 pri-» vilegi di detta fedelissima città, e per non avere essa in alcuna ma-» ni era dipendenza da altri pubblici rappresentanti, che da’ proprii » rettori. Ciò non ostante, nel seguente anno 1628, pretendendo il » rappresentante di Rovigo di far aprire la chiavica chiamata del • Gorgv Je Preti esistente nel territorio di Adria, si opposero i cit-» tadini di questa città, laonde in contraddittorio giudizio fu dal veneto » senato deciso a favore di essa con decreto emanato nel giorno 3 » luglio 1628. Nell’anno poi 16 h 8 procurarono i rovighesi, che il (*) 1 uni. XI, p»g. no.