A.T<0 1718. 531 qualunque numerosa armala navale : ha la foce a ponente, difesa da tutti i venti. La pubblica amministrazione di Pula e del suo contado era affidata ad un gentiluomo veneziano, clic portava il titolo di conte e provveditore assistito da quattro consiglieri : aveva egli due corti, corte maggiore e corte minore; la prima era formala dei suddetti quattro consiglieri o deputati della città, i quali portavano il titolo di consoli ; la seconda era composta di ire giudici, i quali giudicavano in prima istanza, e le loro sentenze avevano appellazione alla corte maggiore. Pola aveva i suoi statuti particolari, tuttora inediti; furono compilati nel 1399 : da questi raccoglicsi, che vi aveva un consiglio generale, in cui risiedeva 1' autorità di creare le inferiori magistrature: l’ingresso n’era ereditario : aveva inoltre un consiglio di credenza, che mutavasi di quattro in quattro mesi, e eli’ era formato di dieci cittadini eletti dal conte veneziano c da’ suoi consiglieri. L’ antico territorio di Pola comprendeva un tempo settanta-duc villaggi, i quali per l’insalubrità dell aria furono abbandonati a poco a poco dagli abitatori, sicché nell’ ultimo secolo della repubblica non ne comprendeva che diciotto soltanto. In questo contado la famiglia Cornaro possedeva in feudo nobile i così detti Urioni, piccole ¡solette dalla parte occidentale di Pola. Podestarìa di Parenzo. Anche questa città fu colonia e municipio romano. Dopo le vicende, che le furono comuni con tutta I’ I-slria, dev’ esserne commemorata la particolarità di essere stata la prima a darsi spontaneamente alla repubblica di Venezia : le si diede nel 1266. Vero è, che nel 992 le si era resa tributaria, per la conquista, che ne aveva fallo il doge Pietro Orseolo li. Ma nel 1160 si ribellò, e ridotta nuovamente all’ obbedienza fu assoggettata all annuo tributo di 2000 libbre di olio per la ducale basilica di san Marco. Otto anni dopo, si ribellò nuovamente, ed il suo tributo fu accresciuto di trenta montoni : alla fine, come ho dello di sopra, le si diede stabilmente nel 1266. Da questo tempo incominciò ad essere governata da un podestà mandatovi da Venezia, il quale doveva reggerla a noi ma de’suoi particolari slaluti, approvati dal senato.