346 LIBRO XLIII, CAPO IV. nel 1420: 1’ uno inlitolavasi provveditore ed eragli affidata I’ amministrazione civile e criminale della piazza e del suo piccolo distretto; l’altro si nominava castellano e ne aveva in custodia la rocca. Era di somma importanza cotesto punto, perciocché il suo territorio confinava cogli stati dei turchi. Spalato, nominata anche Spalatro, e dagli antichi Pdlatium, a cagione del palazzo di Diocleziano, che vi si vedeva, e finalmente poi Spalatura, era la città, che dava il nome al contado, che similmente appellavasi di Spalatro. Questa città suolsi riputare succeduta all’antichissima di Salona, di cui sino al giorno d’ oggi si vanno facendo grandiosi cd interessanti scavi. L’origine di Spalato é attribuita ad un Severo, ricco cittadino di Salona, il quale, distrutta che vide dagli slavi la sua patria nel VI secolo dell’ era cristiana, ricoverossi in una casa di campagna, vicina al grandioso palazzo del sunnominato imperatore. Ivi raggiunto da altri profughi cittadini, intraprese di unanime accordo con questi la costruzione di una nuova città: vi riuscirono infatti, la cinsero di mura, ed in fine per la sua vicinanza al palazzo di Diocleziano, la nominarono, come ho detto Palatium, donde in seguito derivò 1’ alterata voce di Spalatum, ed ultimamente di Spulato. Salona era cittì» arcivescovile ; perciò anche l’arcivescovo e il clero vi si trasferirono, e fu allora, che al titolo salonitano venne sostituito lo spalatese. • Col progresso del » tempo, scrive il Tentori (1), accresciutasi la popolazione, fu duopo » di dilatare le mura e vi furono aggiunti alcuni borghi, che indi a » qualche tempo furono muniti coll’ erezione di una rocca e di quat-» tro bastioni sopra le vicine eminenze, che dominano la città. Le » mura del palagio di Diocleziano, che abbracciano due terzi del-» l’antica citlà, sussistono al presente e formano un quadrato per-» fetto con una porta nel centro di ciaschedun lato. » Spalato, nella progressione dei secoli, segui la sorte comune della politica di tutto il resto della Dalmazia : si fece tributaria della repubblica di Venezia l1) Tom. XII. pa» 44^