410 LIBRO XLIII, CtPO xr. non clic tra la repubblica di Venezia c la casa d Austria, le quali non di rado vi prendevano parte. 1 conlrasii giunsero tant’ oltre, clic furono persino emanati decreti, con cui proibivasi al clero austriaco di conoscere come legittimo giurisdicentc il patriarca, c di obbedire ai suoi ordini. Tullavolta nel secolo XVIII il patriarca Dionisio Doliiii, accompagnato dal suo coadjutorc visitò le chiese di Ajello c di Topogliano; e il clero stesso per la massima parte non tralasciò di prestargli il dovuto ossequio, come a vero c legittimo loro pastore. « Lo stesso vescovo di Trieste, Luca Sartorio del Mcslri, si credette > in coscienza obbligato a chiedere al patriarca il permesso di cantar » pontificalmente una messa in Gorizia, e 1’ abate di Arnoldstein ri-» corse ad Udine per la benedizione e 1’ uso della mitra » (1). Un altro tentativo per erigere il vescovato di Gorizia, togliendo al patriarca di Aquileja tutta la porzione di diocesi, che stendevasi sul territorio austriaco, si fece dall’ imperatore Carlo VI, in sul principio del secolo XVIII : ma questo pure andò a vuoto. I goriziani proposero quindi, di levare almeno al capitolo di Cividale i redditi, che possedeva nel territorio austriaco, in aggiunta di quelli, che erano già stati stabiliti per la desiderata erezione del loro vescovato. Ma neppure questa proposizione fu accolta dalla sede apostolica. Perciò nuovi decreti uscivano di quando in «piando dalla potestà laicale, onde sempre più stringere ed impedire negli stati imperiali la giurisdizione del patriarca. « Era nell’ interesse del governo au-» siriaco, scrive il Morelli (2), «li complicare sempre più gli affari, » di muover nuove querele a suscitare nuo\e liti, onde far vedere » alla sede apostolica la necessità di dividere il patriarcato, e quindi ■ ottenere il da lungo tempo bramato scopo ; perciò ordini severi » si succedevano continuamente. Sotto pena del sequestro dei beni, » or veniva intimato al capitolo aquilcjese di assegnare lo stallo nel (i) 11 p. C. nel giornale L' Istria, » al canonico d'Aquileja Audrussi."» ann. V, num. a8, il quale soggiunge al- (a) Saggio storico della contea delf 1- tresi, che «tanto le ledere del vescovo stria: vcd. L' Istria num. a8 dell'ann. V, quanto quelle dell'abate sono indirette pag. 190.